Ticino-Italia Simulata una presa di ostaggi sul Lago Maggiore

Swisstxt

24.3.2023 - 09:58

Il battello teatro dell'esercitazione.
Il battello teatro dell'esercitazione.
Polizia cantonale

Un’importante esercitazione internazionale si è svolta negli scorsi giorni sul Lago Maggiore con la messinscena di una presa di ostaggi su un battello di linea tra Svizzera e Italia.

All’addestramento hanno preso parte agenti del Reparto interventi speciali della polizia cantonale e gli operatori del Gruppo interventi speciali dei carabinieri, unità che ha partecipato recentemente all’arresto nel latitante mafioso Matteo Messina Denaro.

Presenti pure l’Esercito svizzero con le Forze speciali e le Forze aeree. In qualità di osservatori c’erano agenti svizzeri provenienti da Vaud, Turgovia e Zurigo, anch’essi operativi con attività di polizia lacuale.

Perché questa esercitazione?

Lo scopo di questa operazione congiunta, si legge nella nota con cui ne dà notizia il Cantone, è nell’attivazione dell’articolo 19 dell’Accordo di collaborazione di Polizia e doganale tra Svizzera e Italia, entrato in vigore il 1° novembre 2016, che contempla il sostegno reciproco in situazioni di crisi o eventi straordinari.

L’esercitazione fa seguito, viene ricordato, a quella del 2020, legata alla tematica di contrasto al terrorismo, che si era sviluppato su entrambi i territori nazionali e con la partecipazione dei rispettivi Reparti speciali.

I territori del Ticino e dell’Italia, sottolinea il Cantone, sono sulle vie principali che attraversano l’Europa, con le relative problematiche legate alla criminalità transfrontaliera, ai flussi migratori nonché al terrorismo. Ecco perché la collaborazione è fondamentale per migliorare le attività quotidiane di prevenzione, ma anche di repressione.