Anche nei GrigioniSotto sorveglianza alcuni medici scettici sulle misure anti-COVID-19
ATS
27.9.2020
Quattro cantoni, fra cui i Grigioni, hanno avviato procedure di vigilanza contro medici che eludono o si oppongono alle misure di protezione adottate dalla Confederazione o dai cantoni per combattere la diffusione del coronavirus, riferisce la «NZZ am Sonntag».
I medici sono accusati in particolare di rilasciare dispense per l'uso di mascherine senza un valido motivo medico.
Oltre ai Grigioni, anche Lucerna, Argovia e San Gallo sorvegliano alcuni professionisti della salute. Non si sa esattamente di cosa siano accusati perché il segreto d'ufficio e la protezione della personalità hanno la precedenza.
Gildo Da Ros, segretario generale del Dipartimento della sanità di San Gallo, ha però spiegato al domenicale che i medici sono obbligati a essere affidabili e devono inoltre rispettare vari obblighi professionali. «Nella situazione attuale, ciò include l'attuazione di misure ufficiali di protezione dal coronavirus».
Da un ammonimento al divieto a esercitare la professione
Se vi è il sospetto che alcuni medici stiano violando i loro doveri professionali, le autorità sanitarie cantonali possono avviare procedure di vigilanza nei loro confronti che possono comportare un ammonimento, un rimprovero, una multa o addirittura la revoca del permesso o un divieto ad esercitare la professione.
Secondo la «NZZ am Sonntag» diverse decine di medici fanno parte di una rete chiama «Aletheia - Medicina e Scienza per la Proporzionalità». In agosto il gruppo ha scritto una lettera al direttore della «Schweizerische Ärztezeitung» nel quale sostiene che «l'efficacia di molte misure non è sufficientemente provata, contraddittoria dal punto di vista medico e sproporzionata».
Il numero crescente di medici critici ha spinto anche l'FMH, la Federazione dei medici svizzeri, a scrivere ai suoi 42'000 membri per esprimere il suo pieno sostegno alle misure federali e cantonali di protezione contro il coronavirus.