La storia del salvataggio e della reintroduzione dello stambecco nelle Alpi rappresenta uno dei più grandi successi della conservazione della natura al mondo.
Nei Grigioni nel 1920 furono importati una cinquantina di esemplari dall'Italia. Da questi discendono gli oltre 6'000 stambecchi che vivono attualmente nelle terre retiche. Il che significa che sono tutti imparentati tra loro. Una situazione che non è senza conseguenze per il re delle pareti rocciose.
L'aspetto e il comportamento sono simili ai suoi antenati, ma il patrimonio genetico si è impoverito, esponendolo a nuove minacce. La ridotta variabilità genetica riduce la sua capacità di adattarsi ai cambiamenti climatici o di fronteggiare delle gravi malattie.
I ricercatori hanno già osservato che alcune popolazioni non crescono come dovrebbero. Un progetto scientifico, finanziato da confederazione e cantoni- si prefigge di trovare soluzioni per garantire a sopravvivenza di questo animale.