TicinoTampone, isolamento e quarantena: ecco il «bigino»
SwissTXT / pab
3.11.2020
I numeri delle quarantene in Ticino stanno esplodendo. Nei dati aggiornati alle 14 di oggi (martedì) si parla infatti di 1'379 persone positive in isolamento e altre 3'102 in quarantena su tutto il territorio cantonale.
Da oggi, sulle pagine internet del Cantone, è stata aperta una nuova sezione dedicata espressamente alle quarantene e ai molti dubbi che queste comportano.
Uno schema chiaro e sintetico perché anche le autorità hanno percepito quanto la confusione attorno a questo aspetto stia sconcertando le persone.
È infatti sempre difficile capire come e quando porsi in quarantena o autoquarantena a fronte di un contatto dubbio. «Se non arriva la nostra telefonata e la persona – spiega ai microfoni della RSI la coordinatrice del servizio di tracciamento Marina Lang -, in base alla propria indagine, considera il proprio caso come contatto a rischio, scriva un’email al contatto indicato nella pagina internet. Questo fa sì che noi poi prendiamo direttamente contatto qualora il caso fosse sfuggito».
Perché l'email al posto della telefonata
L’email invece della telefonata e il perché presto detto: le linee sono sovraccariche, e lo si è visto in queste settimane in cui il servizio è stato sorpassato dagli eventi, dai numeri, ed era impossibile da raggiungere.
«Le cifre sono alte effettivamente, c’è anche da dire che il contact tracing nelle ultime settimane sta lavorando per rinforzare nettamente il proprio dispositivo e proprio in questi giorni stiamo recuperando il ritardo che avevamo. Giornate come quella di ieri e quella odierna ci portano ad esempio a recuperare fino a 500 casi che possono risalire a ieri o l’altro ieri. Stiamo quindi facendo un enorme sforzo di recupero e da metà settimana dovremmo essere ‘a giorno’ con le attività di presa di contatto».
Non mancano le lamentele
Nonostante le autorità invitino alla responsabilità individuale non mancano le lamentele, in quanto mettendosi in autoquarantena, se ci si deve assentare dal posto di lavoro, serve un certificato per stare a casa.
«Questo certificato arriva entro i 10 giorni della quarantena, non succede quindi che si rimanga senza l’attestato che vale per il datore di lavoro», sottolinea ancora Lang. In caso di positività accertata, inoltre, anche il medico di famiglia rilascia l'attestato di inabilità professionale.
Ma di fronte a tanta confusione, e con le cifre in forte crescita, non è quindi ipotizzabile che venga aperta una linea telefonica dedicata? «È da valutare: se davvero la necessità va in questa direzione il Cantone potrebbe decidere di aprirla. Io insisterei però davvero sull’andare a visionare bene i documenti e la pagina dedicata al contact tracing perché sono certa che buona parte dei dubbi trovano risposta».