Grigioni e Glarona Trovati batteri fecali nel ghiaccio usato in vari locali pubblici

SwissTXT / red

21.10.2022

Secondo il chimico cantonale retico Matthias Beckmann la salute di chi ha ingerito i batteri fecali non è stata messa in pericolo
Secondo il chimico cantonale retico Matthias Beckmann la salute di chi ha ingerito i batteri fecali non è stata messa in pericolo
archivio Keystone

Un monitoraggio tra i locali dei due Cantoni ha rilevato che nel 19% dei casi i cubetti utilizzati nelle bibite erano contaminati. Intimata l'adozione di misure immediate.

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Una campagna di monitoraggio dell’Ufficio per la sicurezza delle derrate alimentari e la salute degli animali ha rilevato che su 37 campioni di ghiaccio tritato o a cubetti prelevati in altrettante attività commerciali sparse tra i cantoni Grigioni e Glarona, 7 sono risultati contaminati da microorganismi (batteri) di origine fecale.

«Non si può che provare disgusto quando si scopre che del materiale normalmente confinato alle toilette approda in una bevanda», afferma alla RSI il chimico cantonale retico Matthias Beckmann.

Ma che il 19% delle prove analizzate sia risultato contaminato non ha sorpreso più di tanto gli addetti del Cantone. «Bastava dare un'occhiata ai dispositivi di produzione e conservazione del ghiaccio per capire che qualcosa non andava».

Detto altrimenti, l'impiego frequente di apparecchi sporchi o bisognosi di manutenzione non può che portare a prodotti scadenti.

Misure immediate

E tra i campioni contaminati, diversi provenivano da locali grigionesi. Bar e ristoranti ai quali il cantone ha intimato l'adozione di misure immediate, per assicurare il rispetto delle norme di igiene a cui devono sottostare.

«In ogni caso - specifica ancora Beckmann - la salute di chi, suo malgrado, ha ingerito batteri fecali provenienti dal ghiaccio contaminato non è stata messa in pericolo».

Il processo di diluizione da un lato e la scarsa concentrazione batterica rilevata nei campioni prelevati dall’altra portano infatti ad escludere un tale rischio, conclude il chimico cantonale.