Covid in TicinoTutti in aula da lunedì, il capo pediatria dell'EOC Ramelli: «Ma prudenza»
SwissTXT / pab
21.2.2021
«Grazie alle misure messe in atto finora, c'è una reale diminuzione dei casi. Ultimamente quello che preoccupa sono le varianti e se non riusciamo a contenerle è possibile che riparta una terza ondata»: così il capo Dipartimento di pediatria dell'EOC Gian Paolo Ramelli in vista della fine delle vacanze scolastiche.
Lunedì, infatti, tutte le classi del Ticino che erano in quarantena torneranno a scuola. Molte famiglie stanno interrogando i pediatri su come agire in caso di positività in una classe.
Nel frattempo, il Consiglio di Stato ha prolungato l'obbligo della mascherina alle medie almeno fino alle prossime vacanze pasquali. Questa decisione si è resa necessaria anche in funzione dell'alta contagiosità delle varianti.
E i vertici del servizio di pediatria dell'EOC invitano alla massima prudenza. «Abbiamo visto dopo la prima ondata che la scuola è fondamentale per i ragazzi e non possiamo permetterci di privarli della possibilità di frequentarla, ma dobbiamo insistere sulle misure sperimentate in questi ultimi mesi, ossia l'uso della mascherina e la pulizia delle mani», ha evidenziato Ramelli ai microfoni della RSI.
Due le domande che assillano i genitori
I pediatri raccolgono i dubbi delle famiglie e, in questa fase della pandemia, le domande più frequenti sono due: quando ci si potrà vaccinare, ma la risposta è delegata alle autorità competenti, e come comportarsi in caso di positività all'interno di una classe.
«Bisogna rassicurare le famiglie e dire che le autorità competenti sono veramente competenti. Ogni singolo caso viene tracciato e valutato», ha spiegato Mauro Riavis. «In base alle indicazioni sul singolo caso, dall'Ufficio del medico cantonale partono informazioni precise sul da farsi», ha concluso il pediatra.