La discussione si tenuta in assoluta tranquillità. La vecchia guardia del Molino ha cercato di lanciare il dibattito su un possibile ritorno al dialogo con le autorità cittadine e cantonali.
L'assemblea odierna, dopo un timido giro di opinioni, non ha portato a delle decisioni formali. Intanto sui social è stato lanciato lo slogan «Io sono il Molino».
Verso lo sfratto
Ricordiamo che giovedì il Municipio di Lugano, a stretta maggioranza, ha deciso di liberare l'ex Macello dalla presenza del centro sociale autogestito. La via scelta dall'Esecutivo è quella di procedere allo sfratto, in modo che la città riottenga i locali concessi in via transitoria al Molino nel 2002 tramite una convenzione firmata anche dal Consiglio di Stato.
All'assemblea del centro sociale è stato accordato un termine di 20 giorni per liberare gli edifici.