Granulato Un impianto per il riciclaggio della plastica in Ticino?

SwissTXT / pab

1.5.2021

Zali: «Si tratta di smaltire diversamente. Non più nell'inceneritore»
Zali: «Si tratta di smaltire diversamente. Non più nell'inceneritore»
archivio Ti-Press

Il Ticino potrebbe presto avere un impianto per il riciclaggio della plastica.

«Abbiamo uno studio di massima, che va approfondito. E uno degli scenari studiati per noi è particolarmente interessante: prevede la costruzione in Ticino di un impianto che provveda alla creazione di granulati»: così venerdì sera, durante la trasmissione RSI Patti Chiari, il direttore del Dipartimento del territorio Claudio Zali.

«Si tratta di smaltire diversamente. Non più nell'inceneritore. I rifiuti vanno separati e portati in un impianto dedicato. Si produce del materiale e poi lo si rivende per mitigare i costi dell’operazione», ha spiegato.

Il luogo per il nuovo impianto «non è ancora stato scelto. E sarà comunque imprescindibile la collaborazione dell’Azienda cantonale dei rifiuti che già gestisce l’impianto di Giubiasco», ha precisato il ministro.

Ora la produzione nella Svizzera tedesca o in Italia

Il granulato ora è prodotto soprattutto nella Svizzera tedesca o in Italia. Producendolo in Ticino si ridurrebbe anche l'impatto ambientale dovuto al trasporto della plastica da riciclare: meno chilometri, più efficacia.

«Una delle questioni sospese è quella della massa critica. Bisogna avere un certo quantitativo di plastica da riciclare. Che è stato identificato grossomodo in 5'000 tonnellate provenienti dalle economie domestiche e altrettante dalle aziende. E questo vuol dire 40 grammi a cittadino al giorno. A queste condizioni potrebbe esserci la sostenibilità economica», ha concluso Zali.