«Vivi il tuo Ticino»Un Ticino che non tutti gustano
SwissTxt / pab
28.7.2020 - 18:08
Ci sono esercenti che, per diversi motivi, non accettano i buoni pasto della campagna promozionale lanciata dal cantone, da Banca Stato e da Ticino Turismo «Vivi il tuo Ticino».
Una parte degli esercenti è entusiasta dell'operazione volta a rilanciare la gastronomia e il settore alberghiero locale fortemente colpiti dalla pandemia, ma altri invece hanno deciso di non aderire, o non aderire più, a «Vivi il tuo Ticino» e non accettano quindi i buoni pasto da 25 franchi riservati ai residenti e da consumare nei ristoranti del cantone.
«Non ce la faccio a farmeli rimborsare», spiega per esempio il gerente del grotto Pozzon di Osogna alla RSI, che pure non era contrario di principio. Per poterlo fare, infatti, bisogna inserire il numero del registro di commercio, al quale non è iscritto.
Non è nemmeno obbligato ad esserlo, d'altra parte, non avendo un fatturato superiore ai 100'000 franchi. I tre buoni che ha accettato rischia quindi di non poterli riscuotere.
Non aderisce all'iniziativa nemmeno il grotto Moderno di Novazzano, che ha preferito l'offerta ritenuta più equa e flessibile promossa dal Comune, che ha dato a ogni cittadino quattro buoni da 10 franchi da gestire autonomamente, senza le limitazioni imposte invece dal Cantone (validità a cena e non a pranzo e il singolo avventore deve spendere almeno 40 franchi).
Qualche volta si è così dovuto dire di «no» a un cliente al momento della presentazione del conto.
Quasi in 2'000 hanno aderito
Una lista degli esercizi pubblici che partecipano all'iniziativa non esiste: «Sono quasi 2'000, risultava difficile farne una completa. Si partiva dall'idea che tutti avrebbero aderito», spiega Massimo Suter, presidente di Gastroticino.
Il consiglio è quindi quello di informarsi al momento di riservare o in ogni caso prima di sedersi a tavola.
Finora sono 115'000 i buoni emessi e più o meno 6'000 quelli rientrati, secondo Angelo Trotta, direttore di Ticino Turismo, che difende i limiti imposti e assicura: tutti i ristoratori erano stati debitamente informati prima dell'avvio della campagna.