Fusione Val Mara, reazioni prima del voto

SwissTXT / pab

13.10.2020

Una nuova realtà per Rovio, Arogno, Bissone, Maroggia e Melano
Una nuova realtà per Rovio, Arogno, Bissone, Maroggia e Melano
Ti-Press

Il comune che sorgerà dall'eventuale fusione tra Maroggia, Melano, Arogno e Rovio avrà una superficie di 20 chilometri quadrati per 4'000 abitanti. La popolazione si esprimerà sul progetto domenica 18 ottobre e dovrà anche scegliere il nome, Val Mara o Basso Ceresio.

Per Riccardo Costantini, sindaco di Rovio e presidente della commissione studio aggregativo, i vantaggi sono molti. «Unendo le forze si possono ottimizzare i servizi, specializzando le risorse umane che abbiamo già a disposizione, e quindi fornire prestazioni di qualità ai cittadini», ha detto ai microfoni della RSI.

Di tutt'altro avviso Celso Tantardini: «È mancato completamente il coinvolgimento della popolazione nello studio del progetto», deplora l'ex sindaco di Arogno. «La legge comunale prevede che il sindaco e il Municipio informino la popolazione sugli oggetti d'interesse generale».

Altra questione sensibile per i contrari: la ripartizione degli investimenti. «Tutte le infrastrutture sono previste negli altri comuni. Ma siccome abbiamo un quarto della popolazione, saremmo chiamati a pagare un quarto di queste infrastrutture», teme Tantardini.

Centralizzazione della scuola a Melano?

I contrari sospettano anche una centralizzazione della scuola a Melano. Per il sindaco di Rovio, ciò non sarebbe possibile. «Costerebbe troppo, manca lo spazio dove edificare e poi verrebbe a mancare la prossimità».

Per Tantardini, qualcosa però non torna. «Il comune di Melano ha già votato quattro milioni e mezzo per l'ingrandimento della scuola, e Maroggia ha previsto tre milioni per la nuova scuola dell'infanzia. Non credo che quei paesi raddoppieranno la popolazione nel prossimo futuro».

Alle preoccupazioni riguardanti la perdita d'identità del nuovo comune, Riccardo Costantini ricorda che si tratterà della fusione di quattro piccoli comuni. «L'identità non andrà a sparire, perché è creata dalle numerose associazioni sportive, ricreative e culturali presenti sul territorio».

Si tratterà in ogni caso di una votazione consultiva, l'esito delle urne verrà poi vagliato dal Cantone, che deciderà come procedere.

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