Previsioni controverseUn'estate di siccità straordinaria all'orizzonte, davvero?
uri
29.5.2019
Un servizio meterologico statunitense ha previsto un'estate ancora più calda e secca di quella, già rovente, dello scorso anno. Altri esperti si mostrano però critici rispetto a tale previsione, definendola poco seria e poco scientificamente attendibile.
Praterie desolate, bacini idrici a secco e campi aridi: nel 2018, l'estate ha portato con sé livelli di caldo eccezionali in Svizzera. Picchi mai raggiunti da quando si è cominciato a monitorare i dati in modo regolare, ovvero dal 1864.
L'aumento delle temperature e la mancanza di precipitazioni avevano fatto diminuire sensibilmente il livello delle acque dei laghi. Anche quelle sotterranee erano calate. Inoltre, la siccità aveva fatto aumentare fortemente il rischio di incendi. Anche gli agricoltori avevano patito molto a causa del caldo. Le loro importazioni di fieno, ad esempio, non erano mai state così elevate.
Si prevede un'ondata di caldo in Europa centrale
Il servizio meteorologico statunitense AccuWeather prevede che quest'anno le condizioni possano essere ancora peggiori in Europa centrale e quindi anche in Svizzera. A partire dal mese di giugno, un'ondata di caldo estremo proveniente da ovest dovrebbe abbattersi sul continente. Il nostro Paese si trova dunque nel cuore di una regione nella quale le temperature potrebbero balzare fino ai 38 gradi. In particolare nelle Alpi, il servizio statunitense indica anche un grave rischio di incendi boschivi.
A summer filled with intense heat is predicted across parts of Europe, while severe weather and lengthy dry spells will be a concern for others. AccuWeather's 2019 Europe summer forecast: https://t.co/Rc4anaPafEpic.twitter.com/vqCBsojr3Y
A prima vista, la previsione sembra coerente con le indicazioni fornite a novembre dai ricercatori di MeteoSvizzera, del Politecnico federale di Zurigo (ETH) e del centro Oeschger dell'Università di Berna, nel quadro degli «Scenari climatici per la Svizzera». Sulla base di modelli e simulazioni all'avanguardia, hanno previsto che in futuro il clima sarà nettamente più secco, più caldo e meno nevoso nel nostro Paese.
La Svizzera sarà inoltre interessata più spesso da precipitazioni estreme. Per gli esseri umani e gli animali, il cambiamento climatico implica anche che occorrerà aspettarsi frequenti periodi di stress termico simili a quello dell'estate 2018. A partire dalla metà del secolo, le estati dovrebbero essere di 4,5 gradi più calde rispetto ad oggi.
Se tale studio ha fornito un quadro del futuro climatico della Svizzera, e rappresenta una base importante per adottare una strategia di lotta ai cambiementi climatici, gli esperti ritengono però che le previsioni statunitensi non siano sufficientemente serie.
Una previsione criticata dagli esperti
Reno Knutti, climatologo dell'Istituto di scienze dell'atmosfera e del clima presso l'ETH di Zurigo, ha spiegato a «20 minuti» che lanciarsi nel mese di maggio in previsioni sulla siccità estiva è da «ciarlatani».
Gli fa eco Stefan Scherrer, meteorologo di «Meteonews», affermando: «Ciò che scrivono gli statunitensi su questo tema è del tutto speculativo», ha dichiarato a «Blick». Secondo l'esperto, i meteorologi seri si concentrano su previsioni che possono arrivare ad un massimo di cinque-dieci giorni di distanza. Detto ciò, Scherrer non ha escluso la possibilità di un'ondata di caldo eccezionale durante l'estate.
Secondo il meteorologo, è inoltre bene sottolineare la differenza tra meteo e clima. «Se quest'estate affronteremo un'ondata di caldo, non la si potrà imputare semplicemente al riscaldamento climatico», ha aggiunto. Ricordando che anche in passato abbiamo avuto estati particolarmente calde.
Si parla invece di riscaldmaento climatico - ha precisato - quando ci si trova di fronte a numerose forti ondate che si susseguono. Ed è esattamente ciò che abbiamo osservato nel corso degli ultimi anni, secondo il meteorologo.
L'impatto dei cambiamenti climatici sulle città svizzere
L'impatto dei cambiamenti cliamtici sulle città svizzere
Dal 2000, Basilea registra 8,4 giorni di caldo all'anno. Una giornata è considerata «calda» se la temperatura media è chiaramente superiore a quelle abitualmente osservata nella regione in questione, scrive lo «Spiegel Online». A Basilea, una giornata è dunque tale se la colonnina di mercurio supera i 22 gradi centigradi in media sulle 24 ore. Dall'inizio del millenio, la temperatura media annuale è aumentata di 0,8 gradi rispetto al secolo scorso.
Immagine: Keystone
Dal 2000, la città di Basilea registra molti meno giorni di gelo in inverno: il totale è passato da 39 a 33,4 all'anno.
Immagine: Keystone
La città svizzera ad aver vissuto la crescita più importante della temperatura media dal 2000 è Ginevra: il dato è cresciuto di 0,9 gradi centigradi rispetto alla media del XX secolo. Il numero di giornate di caldo (più di 23 gradi in media sulle 24 ore) è passato invece dalle 2,5 del secolo scorso alle 9,2 attuali.
Immagine: Keystone
A Ginevra, il numero di giornate di gelo è passato dalle 29,8 del XX secolo a 24,3 dal 2000 in poi.
Immagine: Keystone
A Losanna, la temprature media è cresciuta di 0,7 gradi centigradi dal 2000. Da tale data, il Canton Vaud registra 6 giornate di caldo (più di 21 gradi centigradi in media sulle 24 ore) all'anno: prima il dato era di 1,8.
Immagine: Keystone
A Losanna, gli inverni sono più miti: il numero di giornate di gelo è passato da 56,2 a 51,3 all'anno, in media.
Immagine: Keystone
La temperatura media annua a San Gallo è passata da 5,0 gradi centigradi del XX secolo a 5,8 dal 2000 in poi. Il cantone registra in media 6,5 giorni di caldo (più di 19 gradi in media sulle 24 ore) all'anno: prima erano solo 1,5.
Immagine: Keystone
Dall'inizio del millennio, l'inverno porta con sé una settimana di gelo in meno nella Svizzera orientale: nel XX secolo, la regione registrava ancora 80,1 giorni di gelo all'anno. Ormai sono soltanto 73,6.
Immagine: Keystone
Nel XX secolo, Winterthur non mai registrato una sola giornata completa di caldo (più di 21 gradi centigradi in media sulle 24 ore): dal 2000 ad oggi, il numero è passato da 0,8 a 4,1. E la temperatura media è aumentata di 0,8 gradi.
Immagine: Keystone
A Winterthur, gli amanti delle passeggiate nella neve hanno a disposizione circa una settimana in meno: il numero di giornate di gelo è passato da 61,3 a 54,6 all'anno.
Immagine: Keystone
La città di Zurigo deve ormai fronteggiare circa 6 giorni di caldo (più di 21 gradi centigradi in media sulle 24 ore) in più all'anno (da 2,3 a 8,6) e una tempratura media più elevata (+0,8 gradi).
Immagine: Keystone
Sono lontani i tempi in cui si vedeva spesso la fontana del memoriale Alfred Escher, situata di fronte alla stazione di Zurigo, ghiacciata in inverno: mentre nel XX secolo la città registrava 47,6 giorni di gelo all'anno, dal 2000 le temperature scendono al di sotto di 1 grado centigrado (media calcolata sulle 24 ore) solo 41,2 giorni all'anno.
«60 Minutes Australia», versione americana del programma d'informazione americana «60 Minutes», tocca il tema dei cambiamenti climatici nel maggio del 2019. O più precisamente dell'innalzamento del livello dei mari...
Immagine: Capture YouTube
... che sta sommergendo delle isole di un arcipelago del Pacifico.
Immagine: Capture YouTube
Nello spazio di due decenni, delle piccole isole come queste...
Immagine: Capture YouTube
... sono scomparse dalla superficie della Terra. Simon Albert, biologo australiano, osserva le conseguenze dei cambiamenti climatici nella regione da anni.
Immagine: Capture YouTube
Lo scienziato di 39 anni (a destra) racconta al reporter che qui aveva fatto un picnic con dei colleghi soltanto 18 mesi fa.
Immagine: Capture YouTube
Delle vecchie fotografie americane, come questa di Sogomou, permettono allo stesso modo di comprendere...
Immagine: Capture YouTube
... l'ampiezza della perdita di terre registrata ad oggi.
Immagine: Capture YouTube
La vista aerea attuale lascia percepire la vecchia forma dell'isola.
Immagine: Capture YouTube
Ai giorni nostri, occorre prendere una barca per passare in luoghi dove prima c'era la sabbia.
Immagine: Capture YouTube
Delle isole coperte di foresta tropicale affondano nel mare. Questi alberi, vecchi di circa 150 anni secondo Simon Albert, sono dapprima inghiottiti...
Immagine: Capture YouTube
... quindi muoiono, il che rende ancor meno protetti i litorali delle isole.
Immagine: Capture YouTube
Il reporter spiega che qualche anno fa, questo albero era ancora al centro dell'isola. Ed ora è prossimo ad essere sommerso.
Immagine: Capture YouTube
Una casa è sul punto di finire nel mare. Un abitante spiega che la spiaggia cominciava...
Immagine: Capture YouTube
... dove oggi si vede la casa. Ed era soltanto un anno fa.
Immagine: Capture YouTube
Un'altra isola in pieno naufragio: sulle 33 isole del nord-ovest delle Salomone che Albert ha studiato...
Immagine: Capture YouTube
... cinque sono scomparse e sei...
Immagine: Capture YouTube
... hanno visto dimezzate le loro superfici. Nel corso degli ultimi 20 anni, secondo lo scienziato, il livello del mare...
Immagine: Capture YouTube
... è cresciuto di 15 centimetri. Oltre ai cambiamenti climatici, c'è il vento a spingere le acque nella regione, spiega Albert.
In Ticino sulle tracce delle ultime civette della Svizzera
La civetta è sfuggita per poco all'estinzione in Svizzera. In Ticino una piccola popolazione si è ripresa grazie alle misure di conservazione. Tuttavia, la sopravvivenza del timido rapace non è ancora assicurata.
02.05.2023
Elezioni in Consiglio federale: ecco gli eventi che sono passati alla storia
Il 7 dicembre il Parlamento eleggerà i successori di Ueli Maurer e Simonetta Sommaruga. blue News ripercorre alcuni momenti speciali della storia del Consiglio federale che non sono stati dimenticati.
16.11.2022
"Lenny Kravitz è stato molto scortese"
Dal balcone di Diego Rossi si ha la migliore vista sul palco di "Moon&Stars" e da lassù hanno cantato diverse star. Come ci si sente a vivere in mezzo a tutto questo durante il festival?
24.07.2022
In Ticino sulle tracce delle ultime civette della Svizzera
Elezioni in Consiglio federale: ecco gli eventi che sono passati alla storia