Lei aveva 10 anniAbusa di una ragazza e 15 anni dopo le invia una richiesta di amicizia
smi
26.11.2023
Una ragazza subisce degli abusi e 15 anni dopo riceve una richiesta di amicizia su Facebook dall'autore del reato. Lei lo denuncia e il Tribunale penale di Lucerna dichiara l'uomo colpevole per reati sessuali.
smi
26.11.2023, 06:00
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Un uomo tenta di aggredire sessualmente una bambina di dieci anni promettendole un lavoro da modella. Lei riesce a convincerlo a lasciarla andare, ma non lo denuncia.
15 anni dopo, la donna riceve una sua richiesta di amicizia su Facebook e denuncia l'uomo.
L'autore è già stato condannato per reati sessuali ed è stato dichiarato colpevole anche in questo caso.
Un uomo, che all'epoca aveva 28 anni, ha cercato di usare la «truffa della modella» per abusare di una ragazzina di dieci anni. Lui l'aveva contattata tramite Facebook Messenger dicendole che era un fotografo di moda per bambini, che lavorava per Dolce & Gabbana e che avrebbe potuto presentarla a Paris Hilton se avesse lavorato con lui.
Contro la volontà dei suoi genitori, la ragazza ha incontrato l'uomo e, dopo essere stati in un bistrò, l'ha portata in macchina in un garage, scrive «20 Minuten». Qui le ha detto che se voleva diventare una modella, avrebbe dovuto fare qualcosa al riguardo. Poi lui le ha toccato le parti intime sopra le mutande. La ragazzina ha reagito urlando, al che l'uomo l'ha lasciata andare.
In seguito il 28enne ha riaccompagnato la ragazza a casa dicendole che non le era permesso denunciarlo. La vittima non ha più avuto notizie di lui per 15 anni, finché nel 2019 ha ricevuto una sua richiesta di amicizia su Facebook.
La vittima ha denunciato l'uomo
La donna, ormai sui 25 anni, ha riconosciuto subito l'uomo e tutto le è tornato in mente, si legge su «20 Minuten». Allora lo ha denunciato. Questo è possibile perché gli abusi sui minori non sono più soggetti a prescrizione dopo una modifica della legge nel 2013.
L'uomo ha negato tutto. Tuttavia ha già dei precedenti penali per stupro, violenza e atti sessuali multipli con un minore, commessi a Basilea nel 2009. Un tribunale ha pronunciato questa sentenza nel 2016.
Il tribunale ha revocato la pena detentiva in favore di una misura terapeutica stazionaria. L'uomo è stato rilasciato sotto condizionale nel 2020, ma subito dopo non ha seguito le istruzioni. A causa del rischio di recidiva, nel marzo 2021 ha dovuto essere posto in detenzione preventiva, da cui è tornato in terapia stazionaria nel luglio dello stesso anno.
Il tribunale penale lo ha ritenuto colpevole anche del reato del 2004, quando ha provato ad abusare della bambina di dieci anni. È stato condannato a otto mesi di carcere per questo. Si tratta di una punizione aggiuntiva al procedimento del 2016 e sarà anch'essa rinviata a favore di una misura terapeutica stazionaria.