Sessione Accordo sui frontalieri a Nazionale, comando cyber a Stati

cp, ats

1.3.2022 - 07:16

Anche il Consiglio nazionale dovrebbe dare il via libera oggi all'accordo con Roma sull'imposizione dei frontalieri.
Anche il Consiglio nazionale dovrebbe dare il via libera oggi all'accordo con Roma sull'imposizione dei frontalieri.
Keystone

Riprendono oggi i lavori, incominciati ieri, alle Camere federali. Al Consiglio nazionale è in agenda la prima aggiunta al Preventivo 2022 della Confederazione e l'accordo tra la Svizzera e l'Italia sulla tassazione dei frontalieri.

cp, ats

Circa il preventivo 2022, la Confederazione chiede 3,4 miliardi di franchi supplementari per mitigare le conseguenze della pandemia di coronavirus.

Tale supplemento prevede tre crediti che riguardano rispettivamente l'indennità di perdita di guadagno (1,7 miliardi), la partecipazione della Confederazione agli aiuti per i cosiddetti casi di rigore (900 milioni) e il contributo federale all'assicurazione contro la disoccupazione per le indennità per lavoro ridotto (800 milioni).

In seguito, sbrigato questo dossier, la camera dovrebbe dare il via libera, come gli Stati nel dicembre scorso, alla ratifica dell'accordo fiscale con l'Italia riguardante la tassazione dei frontalieri, firmato tra i due Paesi il dicembre 2020.

Piero Marchesi (UDC/TI), come già Marco Chiesa (UDC/TI) agli Stati, chiederà una sospensione del processo di ratifica finché i contenuti della roadmap con Roma non saranno raggiunti, in particolare a livello di servizi finanziari transfrontalieri e liste nere.

Crimini internazionali

Al Consiglio degli Stati (08.15-13.00) sono previsti diversi temi che spaziano dall'emendamento allo Statuto di Roma riguardante la Corte penale internazionale alla mozione che chiede l'istituzione di un memoriale in Svizzera per la vittime del nazionalsocialismo.

Il primo dossier, già approvato nel dicembre scorso dal Nazionale, prevede la punibilità quale crimine di guerra per chiunque affami i civili. Su proposta della Svizzera, a fine 2019 gli Stati parte della Corte penale internazionale (CPI) hanno dichiarato che questo metodo di guerra deve essere considerato un crimine anche in caso di conflitti civili e non solo nelle guerre tra Stati.

L'affamare intenzionalmente i civili durante i conflitti è vietato dal diritto internazionale umanitario ed è considerato un crimine di guerra dal diritto svizzero. Secondo lo Statuto di Roma, tuttavia, finora questo atto era considerato punibile davanti alla CPI solo nel contesto dei conflitti armati internazionali, ovvero nel caso delle guerre tra Stati. La Confederazione ha dunque proposto un emendamento affinché la CPI possa perseguire questi atti anche durante le guerre civili.

In merito al memoriale per le vittime del nazionalsocialismo, la commissione preparatoria ha sostenuto all'unanimità una mozione del consigliere nazionale Alfred Heer (UDC/ZH). Circa un migliaio di cittadini svizzeri o persone nate in Svizzera furono detenute in campi di concentramento. Più di 450 non sono sopravvissute.

Comando cyber

Dopo il Nazionale nel dicembre scorso, toccherà agli Stati affrontare la modifica della legge sull'esercito e la sua organizzazione che prevede l'istituzione di Comando ad hoc per la ciberdifesa e un battaglione ciber.

Per rispondere alle minacce attuali, dal 2024 il Consiglio federale intende in particolare trasformare la Base d'aiuto alla condotta (BAC) in un Comando ciber. Quest'ultimo dovrà fornire le capacità chiave militari negli ambiti monitoraggio della situazione, ciberdifesa, prestazioni TIC, aiuto alla condotta, crittologia e guerra elettronica.

Negli anni a venire l'esercito prevede di aumentare gli effettivi di personale nel settore ciber. Dal primo gennaio 2022 verranno creati un battaglione ciber e uno stato maggiore specializzato e l'effettivo della milizia in questo ambito verrà quindi aumentato dagli attuali 206 a 575 militari.

Con la modifica della legge in vigore, l'esecutivo intende pure potenziare l'appoggio a manifestazioni civili da parte dell'esercito, impiegando anche le reclute nell'istruzione di base e non solo i militari in ferma continuata o i militari nei corsi di ripetizione. La revisione comprende ulteriori modifiche relative ai militari in ferma continuata, per i quali è previsto un aumento della durata del servizio da 280 a 300 giorni.