Comune indignatoWindisch, 49 sfratti per alloggiare richiedenti l'asilo? La politica insorge
ev, ats
28.2.2023 - 14:27
Il cantone di Argovia vuole aprire un centro di accoglienza per circa 100 persone a Windisch (AG). Secondo il consiglio comunale locale, il proprietario dell'immobile ha dato lo sfratto ai 49 inquilini del complesso immobiliare per fine giugno. Forti le reazioni politiche anche a livello nazionale.
ev, ats
28.02.2023, 14:27
SDA
Il Comune ha già fatto presente al Cantone, in una riunione del 17 febbraio, che non era accettabile «che gli inquilini fossero messi in strada per la sistemazione di richiedenti l'asilo», ha comunicato oggi, martedì, la cancelleria comunale.
Il consiglio comunale, secondo proprie informazioni, si oppone «fermamente allo sfratto degli inquilini dai loro appartamenti». Per le persone che si trovano già in una situazione finanziaria critica, sarà difficile o impossibile trovare un alloggio nel segmento dei prezzi bassi, viene indicato nella presa di posizione.
La rabbia di molti partiti
Il fatto che gli inquilini di Windisch debbano perdere i loro appartamenti per ospitare i rifugiati sta suscitando un'indignazione trasversale ai partiti.
Luzia Capanni, consigliera del PS e membro del consiglio comunale di Windisch, ha dichiarato martedì al «20 Minuten» che molte persone che vivono nelle case interessate hanno pochi soldi e dipendono in parte dall'assistenza sociale.
«Con le disdette, le persone con poche risorse finanziarie vengono messe l'una contro l'altra». Questo è un grosso problema perché «non solo distrugge la solidarietà con i rifugiati» tra la popolazione, ma può anche portare al razzismo.
Anche Rolf Schmid, politico del PS e presidente del Netzwerk Asyl Aargau, ritiene il caso «estremamente pericoloso». Questo dà «l'impressione che si stiano stabilendo delle priorità tra gruppi della popolazione».
Chiesa critica il collega di partito: «È uno scandalo»
Il caso è stato chiaramente criticato anche dagli altri partiti. «Questo caso è uno scandalo», ha dichiarato al «Blick» il presidente dell'UDC Marco Chiesa. Sfrattare cittadini svizzeri dai loro appartamenti per ospitare richiedenti l'asilo è «la peggiore decisione che si possa prendere».
Chiesa ha quindi chiesto che il consigliere di Stato argoviese, collega di partito Jean-Pierre Gallati, responsabile del Dipartimento della salute «controlli i libri contabili e si assicuri che gli inquilini possano rimanere nei loro appartamenti».
L'UDC cantonale ha chiesto che «i fatti esatti siano chiariti e analizzati». A suo avviso, la situazione è un esempio di come «il sistema di asilo sia completamente sfuggito di mano». La sezione dei giovani dell'UDC ha già fatto un ulteriore passo avanti e ha lanciato una petizione online per chiedere al Consiglio di Stato di fermare i progetti per gli alloggi.
Kälin critica la mancanza di sensibilità
In un'intervista rilasciata a «20 Minuten», Irène Kälin, consigliera nazionale dei Verdi, sospetta che il Canton Argovia manchi di tatto, soprattutto in considerazione del fatto che attualmente gli alloggi a prezzi accessibili scarseggiano per tutti. Per questo motivo comprende «molto bene» la frustrazione e l'incomprensione degli inquilini che hanno ricevuto il preavviso di sfratto.
Marianne Binder, membro del Consiglio nazionale del Centro, è dello stesso parere e definisce il caso «assurdo». Tuttavia, ha dichiarato a «20 Minuten» che si sa poco della vicenda. A quanto le risulta, non è stato il Cantone a emettere gli sfratti, ma il proprietario stesso. Sembra abbia stipulato un accordo con il Cantone.
Il Comune di Windisch vuole difendersi a tutti i costi
Il Comune di Windisch ha già annunciato che «farà tutto il possibile per garantire che gli inquilini possano rimanere nei loro appartamenti». Il consiglio comunale si aspetta che il Cantone rinunci ad affittare gli immobili in questione, ha riferito lunedì l'agenzia di stampa Keystone-SDA.
Secondo le informazioni di Radio SRF, le proprietà appartengono a una società per azioni con sede a Wollerau (SZ) che, secondo le sue stesse informazioni, è attiva nella gestione di immobili e appartamenti.
Il Dipartimento della Sanità e degli Affari Sociali del Canton Argovia ha informato lunedì sera Keystone-SDA che si trattava di un regolare affitto di due vecchi immobili la cui ristrutturazione era imminente e non di una confisca.
Il Servizio sociale cantonale (KSD) ha ricevuto mercoledì una lettera dal Comune di Windisch e avrebbe risposto nei prossimi giorni. Tuttavia, il KSD non vuole rendere pubbliche sui media le divergenze esistenti. Dopo la consegna della lettera al Comune di Windisch, anche il pubblico sarà informato del suo contenuto.
Il Cantone può intervenire «in casi di estrema emergenza»
A metà gennaio, il Governo argoviese ha dichiarato l'emergenza nel sistema di asilo. In questo modo ha creato la base giuridica per ulteriori posti di accoglienza. La decisione si basa sulla legge cantonale sulla popolazione e sulla protezione civile.
I comuni possono essere obbligati a utilizzare rifugi sotterranei per ospitare i rifugiati. Le prime strutture sotterranee sono state messe in funzione a Birmenstorf e Muri. Il Cantone sta preparando altri rifugi a Lenzburg e Aarau.
Se anche queste capacità dovessero esaurirsi, secondo il governo, «in casi di estrema emergenza» i comuni e i proprietari di immobili privati possono essere obbligati, con un ordine di confisca, a mettere a disposizione proprietà adeguate.
Tuttavia, il Consiglio di Stato ha dichiarato all'epoca che questa opzione sarebbe stata utilizzata «con moderazione e nel rispetto della proporzionalità».
Redatto con materiale dell'agenzia di stampa Keystone-SDA.