ArgoviaGoverno contro il diritto di voto a 16 anni
mk, ats
26.2.2021 - 12:05
Il Consiglio di Stato argoviese è contrario alla concessione del diritto di voto ai giovani a partire da 16 anni. Ha respinto oggi una mozione in tal senso proveniente da esponenti di Verdi, PS, Alleanza del Centro, Verdi liberali e Partito evangelico.
La mozione chiede che la costituzione cantonale sia modificata per dare ai 16enni e ai 17enni il diritto di voto a livello cantonale e comunale. Il testo prevede invece di mantenere a 18 anni il diritto di eleggibilità.
Nel respingere la mozione, il governo sottolinea che il Gran Consiglio ha già bocciato proposte simili nel 2014 e nel 2016. Inoltre, a suo avviso, non ha senso modificare la costituzione cantonale perché la discussione sul diritto di voto a 16 anni sta svolgendosi proprio ora a livello federale.
Il Consiglio nazionale lo scorso 10 settembre e, anche se di stretta misura, la Commissione delle istituzioni politiche (CIP) del Consiglio degli Stati, il 2 febbraio, hanno accolto l'iniziativa parlamentare della consigliera nazionale Sibel Arslan (Verdi/BS) che chiede proprio il diritto di voto a 16 anni mantenendo l'eleggibilità a 18.
Ora, dopo il sì della CIP della Camera dei Cantoni, l'omologa commissione di quella del popolo può redigere la necessaria modifica della costituzione federale. Qualora questa superasse lo scoglio parlamentare, dovrà essere sottoposta a votazione e ottenere la doppia maggioranza di popolo e Cantoni.
Per i promotori della mozione nel Gran Consiglio argoviese, ai giovani interessati alla politica dovrebbe essere data una voce in un'età più precoce. «La maggior parte delle decisioni politiche influenzano direttamente o indirettamente il futuro dei giovani». Questi non vogliono solo essere spettatori, ma attori del loro futuro.
Attualmente il diritto di voto ai 16enni in Svizzera è stato concesso solo dal Canton Glarona, in occasione di una Landsgemeinde nel 2007. In diversi Cantoni, progetti identici o analoghi sono stati bocciati dal parlamento o dal popolo. In altri la questione si presenterà o ripresenterà prossimamente.
Tra questi il Canton Uri, in cui il Gran Consiglio lo scorso 3 febbraio si è espresso per il diritto di voto (ma non di eleggibilità) due anni prima. La modifica costituzionale deve ancora ottenere l'avallo popolare.
Gli urani erano già stati chiamati nel 2009 alle urne per decidere su un'iniziativa della Gioventù socialista (GISO) per il diritto di voto a 16 anni. La proposta era stata allora affossata con l'80% di no.