BERNA
Il rischio di burnout - ossia l'esaurimento dovuto allo stress - tra gli agricoltori è doppio - 12% - rispetto alla media elvetica (6,1%, dati del 2014).
È quanto risulta da un'indagine svolta l'anno scorso tra 4 mila contadini da Agroscope e dalla Scuola universitaria di scienze applicate di Zurigo (ZHAW).
Hanno risposto al questionario 1358 capi azienda e i loro partner, sottolinea una nota odierna. Le persone che hanno rinviato i documenti compilati, secondo il comunicato, costituiscono un gruppo molto rappresentativo della struttura dell'agricoltura svizzera.
Per quanto attiene ai fenomeni scatenanti, figurano la situazione finanziaria, lo stato di salute generale, la mancanza di tempo libero, i ritmi serrati nonché lo stretto legame tra lavoro e famiglia e i conflitti ad esso correlati.
Nel dicembre 2016, il quotidiano Blick aveva raccolto il grido d'allarme lanciato da Markus Ritter, presidente dell'Unione svizzera dei contadini. A suo avviso, molti operatori del settore devono fare i conti con gravi problemi finanziari e sono sottoposti a forte stress.
Il quotidiano ricordava inoltre le conseguenze a volte drammatiche di simile situazione. Solo nel canton Vaud, otto contadini si sono tolti la vita nel 2016, il doppio rispetto all'anno precedente. Per Ritter, molti agricoltori si trovano sull'orlo dell'asfissia, fenomeno che spiega l'aumento dei suicidi.
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