La Svizzera ha bisogno di una «cura ricostituente», affermano all'unisono economiesuisse, Unione svizzera delle arti e mestieri (usam) e Unione svizzera degli imprenditori.
Keystone-SDA, ns, ats
26.11.2021, 11:36
26.11.2021, 12:45
SDA
Le tre maggiori associazioni di categoria del padronato hanno adottato un'agenda comune di politica economica per il dopo Covid-19.
Nella loro analisi, presentata stamani in una conferenza stampa a Berna, economiesuisse (che rappresenta decine di migliaia di imprese, tra cui le più grandi multinazionali), l'Unione svizzera degli imprenditori (che fa gli interessi di circa 80 organizzazioni settoriali e regionali di datori di lavoro) e l'usam (a cui fanno riferimento le piccole e medie imprese) sono giunte alla conclusione che la capacità di adattamento dell'economia svizzera è a rischio.
La ripresa non deve mascherare il fatto che l'attuale quadro di politica economica non è all'altezza del compito di affrontare il periodo post-Covid, hanno sottolineato le tre organizzazioni davanti ai media, stando a un comunicato diffuso all'inizio della conferenza stampa.
AVS e LPP
Per questo la Svizzera ha bisogno di una «cura ricostituente» se vuole essere preparata ai rapidi cambiamenti di un'economia mondiale globale e altamente tecnologica. L'alleanza delle tre associazioni ha rivolto un invito ai politici a unire le forze per superare il blocco delle riforme.
Per l'Unione svizzera degli imprenditori le riforme più urgenti riguardano tutto il settore della previdenza per la vecchiaia, ossia (AVS) e Legge federale sulla previdenza professionale per la vecchiaia, i superstiti e l'invalidità (LPP). «Oltre al rinnovamento del primo e del secondo pilastro, non c'è spazio per un'ulteriore espansione dello Stato sociale, che è stato notevolmente migliorato», ha affermato, citato nella nota, il presidente dell'organizzazione, Valentin Vogt.
Sostenibilità economica e regolamentazione
Un parametro importante per la futura politica economica è quello della sostenibilità, ma non solo dal punto di vista dell'ecologia, ha dal canto suo detto il presidente di economiesuisse Christoph Mäder: «La politica non deve concentrarsi unilateralmente sulla sostenibilità ecologica, ma deve sempre considerare l'impatto economico e sociale di tutte le proposte politiche».
«La riduzione dei costi di regolamentazione non necessari è il tema principale dell'usam e una preoccupazione per l'intera economia», ha sostenuto Fabio Regazzi, il presidente dell'associazione e consigliere nazionale (Centro/TI). Il Consiglio federale presenterà presto al parlamento due proposte in materia.