Dipartimento federale dell'internoNon c'è stato nessun errore di calcolo sulle proiezioni dell'AVS
ns, ats
6.12.2024 - 19:40
Non c'è stato alcun errore di calcolo nella valutazione, da parte dell'Ufficio federale delle assicurazioni sociali (UFAS), che ha portato a prevedere uno scarto per eccesso nelle uscite dell'AVS.
Keystone-SDA, ns, ats
06.12.2024, 19:40
06.12.2024, 19:46
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È quanto emerge dall'indagine amministrativa ordinata dalla direttrice del Dipartimento federale dell'interno (DFI), Elisabeth Baume-Schneider.
«Dall'indagine è emerso che non si può parlare di un errore di calcolo poiché non sono state riscontrate operazioni di calcolo errate», indica un comunicato diramato questa sera dalla Segreteria generale del DFI.
A stimare in eccesso le uscite dell'AVS e quindi a determinare previsioni non plausibili su un periodo di dieci anni sono state due funzioni del programma di calcolo delle prospettive finanziarie dell'AVS convalidato da un organo esterno. L'esperto matematico consultato nel quadro dell'indagine è giunto alla conclusione che le funzioni non erano di per sé errate, ma che la procedura della loro implementazione nel modello non presentava il necessario rigore metodologico.
Informazione avvenuta correttamente
Nel rapporto, redatto dallo studio legale Bratschi di Zurigo, incaricato dell'indagine, viene precisato inoltre che non si può rimproverare all'UFAS di avere reagito e informato troppo lentamente nel corso dell'estate del 2024, poiché il processo di verifica ha richiesto molto tempo.
Non si può neppure parlare di comunicazione prematura. La rettifica delle prospettive ha dovuto essere effettuata in tempi stretti, dato che il 14 agosto 2024 il Consiglio federale doveva approvare i valori di riferimento per l'attuazione del finanziamento della 13esima rendita AVS, accolta in votazione popolare il 3 marzo di quest'anno.
Dopo aver constatato che le previsioni non erano plausibili, i collaboratori dell'UFAS non sono più riusciti a ricostruire il funzionamento metodologico del programma di calcolo che conteneva le due funzioni interessate.
Secondo gli autori dell'indagine questo è dovuto in particolare alla documentazione lacunosa sul programma e a processi insufficientemente consolidati a livello istituzionale che hanno reso difficile o addirittura impossibile il controllo di qualità e il trasferimento delle conoscenze. Questa situazione era già nota da tempo all'UFAS ed è da ricondurre a carenze di personale.
Alle persone coinvolte e al direttore dell'UFAS, Stéphane Rossini – che nel frattempo ha annunciato le sue dimissioni con effetto alla fine di giugno 2025 – non può essere imputata alcuna violazione dell'obbligo di diligenza.
DFI intende esaminare provvedimenti
Lo studio legale ha presentato il suo rapporto al DFI, che ne ha informato oggi l'intero Consiglio federale. Il Dipartimento di Baume-Schneider ha preso atto del rapporto e procederà a un'accurata analisi dei risultati. In questo contesto saranno anche esaminati provvedimenti, in particolare per quanto riguarda il controllo della qualità, le procedure e il trasferimento delle conoscenze, per migliorare le condizioni quadro e per evitare che quanto successo possa riprodursi.
Prima di pubblicare il rapporto, è necessario garantire alle persone che vi sono menzionate il diritto di essere sentite. La pubblicazione è prevista per l'inizio del prossimo anno.
In occasione di lavori di controllo, l'UFAS aveva scoperto nel maggio del 2024 due formule matematiche errate nel programma di calcolo delle prospettive finanziarie dell'AVS, da cui risultavano uscite troppo elevate dell'AVS sul lungo periodo. L'UFAS ha in seguito elaborato due modelli di calcolo alternativi e informato il 6 agosto 2024 l'opinione pubblica della rettifica delle prospettive finanziarie dell'AVS. Il 16 settembre 2024 sono state pubblicate le prospettive finanziarie rettificate sulla base di questi due modelli.