Svizzera Baume-Schneider incontra per la prima volta i suoi omologhi UE

bs, ats

26.1.2023 - 17:32

Da sinistra, la ministra svedese della migrazione, Maria Malmer Stenergard, Elisabeth Baume-Schneider, consigliera federale Svizzera, e Gunnar Stroemmer, ministro svedese della giustizia, posano in occasione del primo incontro ministeriale informale durante la presidenza svedese dell'UE a Stoccolma in Svezia.
Da sinistra, la ministra svedese della migrazione, Maria Malmer Stenergard, Elisabeth Baume-Schneider, consigliera federale Svizzera, e Gunnar Stroemmer, ministro svedese della giustizia, posano in occasione del primo incontro ministeriale informale durante la presidenza svedese dell'UE a Stoccolma in Svezia.
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I ministri degli Interni dell'UE hanno discusso oggi, giovedì, a Stoccolma di come migliorare il rimpatrio dei richiedenti l'asilo respinti. Per la consigliera federale Elisabeth Baume-Schneider si è trattato del primo incontro con i suoi omologhi dell'UE.

26.1.2023 - 17:32

In preparazione alla riunione ministeriale, la presidenza svedese dell'UE ha presentato un documento di lavoro in cui propone di aumentare la pressione sui Paesi che non vogliono riprendere i propri cittadini. La concessione dei visti dovrebbe essere applicata in modo più restrittivo.

A questo proposito, Baume-Schneider ha dichiarato prima dell'incontro che è necessario trovare un equilibrio tra il diritto umanitario internazionale e la sicurezza. «Si può essere restrittivi da un lato», ma poi bisogna essere solidali con le persone in fuga dall'altro.

Incentivi positivi

La consigliera federale, citata in un comunicato del Dipartimento federale di giustizia e polizia (DFGP), ha affermato che occorre sfruttare l'intero potenziale degli strumenti a disposizione, compresi incentivi positivi, come ad esempio le agevolazioni nel trattamento delle domande di visti per Stati terzi che cooperano nel settore del rimpatrio.

La ministra della giustizia elvetica ha inoltre ricordato i partenariati in materia di migrazione che la Svizzera ha concluso con otto stati. Si tratta di un approccio a lungo termine basato sulla cooperazione che, oltre al rimpatrio, comprende anche il rafforzamento delle infrastrutture, la migrazione regolare e la cooperazione in materia di sviluppo.

La Confederazione – ha aggiunto – è pronta a illustrare ai Paesi europei le sue esperienze in quest'ambito.

Baume-Schneider può immaginare una cooperazione rafforzata con l'UE, ad esempio con l'agenzia Frontex, al contempo si aspetta che Bruxelles rispetti la politica migratoria svizzera.

Scambi bilaterali

I ministri riuniti a Stoccolma hanno discusso anche della cooperazione nella lotta alla criminalità organizzata transfrontaliera. La cibercriminalità, che spesso gode di un vantaggio tecnologico, costituisce infatti una sfida per le autorità di perseguimento penale, organizzate su base nazionale. Una migliore protezione dei dati e un'assistenza giudiziaria ottimizzata potrebbero migliorare la situazione, precisa la nota del DFGP.

A margine dell'incontro la consigliera federale ha discusso anche con la commissaria degli affari interni dell'UE Ylva Johansson e ha avuto incontri bilaterali con i ministri dell'interno di Italia, Germania e Austria.

bs, ats