Canton BernaNella germanofona Nidau i dibattiti saranno diretti in francese
ats
17.3.2023 - 11:30
Situazione inedita per Nidau (BE), comune germanofono vicino a Bienne: una consigliera comunale francofona presiede quest'anno i dibattiti nella lingua di Molière.
ats
17.03.2023, 11:30
17.03.2023, 11:31
SDA
A Nidau, che conta attualmente il 23% di francofoni, nel legislativo i due idiomi sono parlati senza traduzione.
«Mi sento onorata di poter rappresentare oggi la minoranza linguistica del nostro comune», ha dichiarato Pauline Pauli ieri sera aprendo ufficialmente la prima seduta dell'anno. «Oggi, sono fiera di poter dirigere i dibattiti e in francese», ha aggiunto la nuova presidente del Consiglio comunale che da nove anni risiede a Nidau.
«Le nostre due lingue nazionali e le nostre due culture coabitano nel comune. È un dato di fatto», ha ancora dichiarato Pauli, precisando che «ora lo faranno anche politicamente». L'esponente francofona ha detto di rallegrarsi per questo bilinguismo ben vivo, in cui ciascuno si può esprimere nella sua lingua madre.
Suscitare vocazioni
Membro del Partito radicale romando (PRR) e deputata al Gran Consiglio, Pauli ha accettato di occupare la presidenza del legislativo comunale quest'anno a condizione di poter condurre i dibattiti nel suo idioma materno, il francese. Questa situazione non viola il regolamento del Consiglio comunale di Nidau.
«Spero, con la mia presidenza, di suscitare vocazioni nel mondo politico», ha spiegato ancora all'agenzia Keystone-ATS. Ha ricordato che i francofoni, che rappresentano il 23% della popolazione, contano soltanto una rappresentante tra i 30 membri del legislativo, ovvero la sua presidente. «La proporzione non è rispettata», ha deplorato Pauli.
Comune germanofono
Senza essere un comune ufficialmente bilingue come Bienne e Evilard (BE), il bilinguismo fa parte di Nidau, comune di 7000 abitanti in cui le decisioni continuano ad essere pubblicate unicamente in tedesco. Per la nuova presidente del legislativo, è importante legittimare la presenza della minoranza francofona e dimostrare che essa è parte integrante dell'arena politica.
«Si tratta di una piccola rivoluzione linguistica», secondo la direttrice del Forum del bilinguismo di Bienne, Virginie Borel. «Questa presidenza francofona dimostra che si può aprire una breccia nella territorialità delle lingue», ha precisato, aggiungendo che questa breccia può pure essere aperta anche nell'altro senso.
Crescita dei francofoni
La situazione a Nidau illustra la crescita dei francofoni nella regione. A Bienne, il numero di romandi è in aumento da diversi anni per raggiungere nel 2022 il 43,4% della popolazione. «Contrariamente a un'opinione largamente diffusa, la città non è quindi sempre più germanofona», ha ancora rilevato Virginie Borel.
Sono soprattutto neocastellani, ma anche abitanti di Yverdon (VD) e dell'Arco lemanico, a scegliere Bienne quale luogo di domicilio. Qui possono trovare più facilmente alloggi a prezzi abbordabili. Con l'homeoffice, la distanza rispetto al posto di lavoro non costituisce più un ostacolo. Lo stesso fenomeno si sta verificando anche nel Seeland bernese, che seduce sempre più i neocastellani e i romandi.