Sessione Alle Camere si discute del preventivo e di sanità

fc, ats

1.12.2022 - 07:15

Il popolo sarà verosimilmente chiamato alle urne nel giugno del 2023 in merito all'imposta integrativa per i grandi gruppi di imprese.
Il popolo sarà verosimilmente chiamato alle urne nel giugno del 2023 in merito all'imposta integrativa per i grandi gruppi di imprese.
Keystone

Per il terzo giorno consecutivo il Consiglio nazionale inizierà la seduta odierna, che si protrarrà eccezionalmente sino alle 15:30, con l'esame del preventivo 2023 della Confederazione.

1.12.2022 - 07:15

Il budget presentato dal Consiglio federale prevede entrate per 81,3 miliardi e uscite per 86,2 miliardi. Di conseguenza, ne risulta un deficit pari a 4,8 miliardi di franchi per il prossimo anno.

Domani il plenum dovrà ancora esaminare in particolare le uscite del Dipartimento delle Finanze, segnatamente le voci concernente le spese per il personale e le imposte. Rimangono ancora da trattare anche gli investimenti nei settori dell'agricoltura, dei trasporti e della promozione economica.

Una volta adottato il preventivo, la Camera del popolo affronterà uno dei temi più importanti di questa sessione invernale: la modifica costituzionale sull'imposizione minima delle grandi multinazionali, in vista dell'attuazione del progetto concordato dall'OCSE e dagli Stati del G20.

Concretamente, si tratta di introdurre un'imposta integrativa per tutti quei grandi gruppi di imprese che raggiungono un fatturato annuo globale di almeno 750 milioni di euro (740 milioni di franchi al cambio attuale) e il cui livello d'imposizione minima è inferiore al 15%.

Il Consiglio federale stima in circa 200 le società elvetiche e in 2000 circa le filiali di multinazionali attive in Svizzera interessate da questo modello di tassazione. Le circa 600'000 PMI e altre società operanti unicamente in Svizzera non sono interessate dalla riforma.

Le maggiori entrate per le casse pubbliche potrebbero oscillare tra un miliardo e 2,5 miliardi di franchi a partire dal 2026-2027. Oggi in aula le maggiori discussioni verteranno sulla ridistribuzione di questa manna.

La commissione propone una suddivisione in parti uguali tra Confederazione e Cantoni, introducendo nel contempo un importo massimo per abitante (400 franchi) nella distribuzione cantonale. Ci sono però ben sei minoranze che propongono una ripartizione diversa.

Sanità agli Stati

Da parte sua, il Consiglio degli Stati, la cui seduta terminerà come consuetudine alle 13.00, inizierà la seduta con l'esame, a livello di divergenze, del progetto legislativo del Governo che vuole regolare più severamente le attività degli intermediari nel settore dell'assicurazione malattia.

Le due Camere si oppongono in particolare sulla possibilità di concedere agli assicuratori la possibilità di concludere un accordo che disciplini la formazione degli intermediari assicurativi non legati alle casse malati da un contratto di lavoro.

I «senatori» affronteranno in seguito l'ampia riforma dei flussi finanziari nell'assicurazione obbligatoria delle cure medico-sanitarie, scaturita da un'iniziativa parlamentare di Ruth Humbel Näf (Centro/AG). Per discutere di tutti i dettagli del progetto, la Commissione della sicurezza sociale e della sanità del Consiglio degli Stati si è dovuta riunire ben dodici volte.

Il disegno prevede sostanzialmente il passaggio al finanziamento monistico delle cure ambulatoriali e ospedaliere. I cantoni dovranno partecipare anche al finanziamento delle cure ambulatoriali, in cambio saranno parzialmente sgravati per quelle stazionarie.

fc, ats