Diritti La CEDU condanna la Svizzera per discriminazione razziale

mp, ats

20.2.2024 - 11:16

La Corte europea dei diritti dell'uomo ha condannato la Svizzera
La Corte europea dei diritti dell'uomo ha condannato la Svizzera
Keystone

La Corte europea dei diritti dell'uomo (CEDU) ha condannato la Svizzera per discriminazione razziale: ha accolto il ricorso di un uomo di pelle scura che nel 2015 era stato multato per essersi rifiutato di sottoporsi a un controllo di identità.

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Il ricorrente era un keniota che era stato fermato e perquisito dalla polizia alla stazione di Zurigo nel 2015. Si era opposto alla decisione perché riteneva di essere stato vittima di profilazione razziale (o «racial profiling»).

Nella sua sentenza, la CEDU ha ritenuto che, date le circostanze del controllo d'identità e il luogo in cui è stato effettuato, il ricorrente potesse invocare una discriminazione basata sul colore della sua pelle. Inoltre, il suo ricorso non era stato effettivamente esaminato dai tribunali amministrativi e penali in Svizzera.

In queste circostanze, secondo la CEDU, il ricorrente ha subito violazioni degli articoli 8 (diritto al rispetto della vita privata), 13 (diritto a un ricorso effettivo) e 14 (divieto di discriminazione) della Convenzione per la salvaguardia dei diritti dell'uomo e delle libertà fondamentali. La Svizzera è stata condannata a pagargli 23'975 euro (22'821 franchi) di spese. L'interessato non ha invece chiesto il risarcimento dei danni materiali e morali.