Governo 80 milioni supplementari per custodia extrafamigliare dei figli

cp, ats

5.3.2021 - 13:04

Il Consiglio federale ha deciso di innalzare il credito a favore degli asili nido.
Il Consiglio federale ha deciso di innalzare il credito a favore degli asili nido.
Keystone

Ottanta milioni di franchi in più per la custodia dei bambini, che si aggiungono ai circa 100 milioni previsti. Lo ha deciso oggi il Consiglio federale.

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Il governo è convinto che l'attuale somma non basti per far fronte alla domanda crescente dei Cantoni di un maggior impegno finanziario della Confederazione. Ora la palla passa al Parlamento.

Dal luglio 2018, forte della legge sugli aiuti finanziari per la custodia di bambini complementare alla famiglia adottata nel 2002, la Confederazione può sostenere per tre anni i Cantoni e i Comuni che riducono i costi di custodia a carico dei genitori e promuovere progetti volti ad adeguare maggiormente l'offerta di servizi in tal senso ai bisogni dei genitori che lavorano.

Poiché questi questi aiuti finanziari, limitati a un periodo di cinque anni, termineranno a fine giugno 2023, per garantire i mezzi necessari il Parlamento ha stanziato un credito quinquennale di 96,8 milioni. Ma la domanda è così elevata che il credito disponibile è insufficiente: finora, 11 Cantoni hanno inoltrato richieste per aiuti pari a circa 125 milioni e altre domande sono in preparazione, precisa una nota governativa odierna.

Per questo, il Consiglio federale ha deciso di chiedere al Parlamento di aumentare il credito di 80 milioni, affinché tutte le domande possano essere approvate e sia garantita la parità di trattamento tra tutti i Cantoni.

Come ricorda la nota, la promozione della conciliabilità tra famiglia e lavoro è un obiettivo prioritario della politica familiare del Governo. A causa dei sussidi esigui degli enti pubblici – anche nel confronto internazionale -, in Svizzera i costi di custodia a carico dei genitori che lavorano sono elevati e incidono pesantemente sul bilancio familiare.

Questa situazione rappresenta un freno all'esercizio di un'attività lavorativa da parte dell'altro genitore (nella maggior parte dei casi la madre) o all'aumento del grado di occupazione. La riduzione dei costi di custodia a carico dei genitori è quindi, secondo l'esecutivo, un modo efficace per promuovere la conciliabilità tra famiglia e lavoro e contrastare la penuria di manodopera.