Consiglio federale Microplastiche nell'ambiente, la Svizzera deve fare di più

mh, ats

23.9.2022 - 11:21

Le microplastiche sono ormai ovunque.
Le microplastiche sono ormai ovunque.
Keystone

Occorre ridurre l'impatto ambientale causato dalla plastica. È quanto riconosce oggi il Consiglio federale dopo aver stilato un rapporto sul tema in risposta a quattro postulati. Il Governo rinuncia però a proporre nuove misure.

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Dal documento emerge che c'è un potenziale di miglioramento, in particolare per quanto riguarda la prevenzione dei rifiuti, la promozione dei materiali riciclabili e delle alternative ecologiche.

Ogni anno in Svizzera circa 14'000 tonnellate di macro e microplastiche finiscono nell'ambiente, sottolinea l'esecutivo in una nota. Questo materiale si scompone in particelle sempre più piccole e si degrada solo lentamente, con conseguenze negative per l'ambiente e la salute.

Frammenti di plastica sono ormai presenti dappertutto, negli oceani e nei ghiacci artici, in montagna, nei fiumi, nei laghi, nei sedimenti, nei suoli come pure nell'aria.

Cosa produce i residui?

All'origine di oltre la metà dei residui c'è l'abrasione dei pneumatici. Altre cause importanti sono il littering, la presenza di materie plastiche nei rifiuti vegetali, l'edilizia, l'agricoltura e la silvicoltura, i campi sportivi, i parchi giochi e le economie domestiche.

Occorre incentivare l'utilizzo ecologico di questo materiale nell'edilizia, nell'agricoltura e nella silvicoltura, come pure contenere il rilascio di microplastiche nell'ambiente, sottolinea il rapporto. Una combinazione di misure di sensibilizzazione, sviluppo di nuove tecnologie, ottimizzazione di processi, divieti e obblighi costituisce il modo migliore per raggiungere questi obiettivi, viene precisato.

Concludendo la sua nota, il Consiglio federale ricorda che sono in corso diverse attività che contribuiranno a migliorare il riciclaggio della plastica. Il Parlamento sta inoltre discutendo una revisione della legge sulla protezione dell'ambiente. Per questo motivo rinuncia per il momento a proporre misure supplementari.