Fumata nera oggi a Berna: riuniti per la prima volta dopo l'elezione in Governo mercoledì di Viola Amherd e Karin Keller-Sutter, i sette "saggi" non sono ancora riusciti a trovare un'intesa sulla ripartizione dei dipartimenti.
"Ci siamo ritrovati oggi per una prima discussione sulla distribuzione dei dipartimenti, che riprenderemo la settimana prossima", ha dichiarato succintamente ai media il presidente della Confederazione Alain Berset, prima di passare al tema principale della conferenza stampa odierna, ovvero l'accordo quadro con l'Unione europea. Berset non ha fornito ulteriori dettagli.
Rispondendo a una domanda di un giornalista, Berset ha poi detto che "oggi è stata l'occasione di incontrare per la prima volta le due nuove elette e abbiamo preferito dedicare il tempo necessario alla preparazione della comunicazione sulla questione europea". A un'altra domanda su quanto sia durata la discussione sui dipartimenti, il presidente della Confederazione ha aggiunto in modo sibillino che "in questi casi non è il tempo ad essere importante, ma semmai la qualità della discussione".
Stando a una prima impressione, l'idillio tra i partiti di due giorni fa sembra però essere rapidamente terminato. Occorrerà vedere se tra una settimana i sette membri del Consiglio federale per il 2019 riusciranno a trovare un accordo.
La "storica" elezione di due donne due giorni fa in Governo, la vallesana Viola Amherd (PPD) e la sangallese Karin Keller-Sutter (PLR), fa ormai parte del passato. Con la partenza di Doris Leuthard e Johann Schneider-Ammann vari partiti potrebbero essere tentati di rilevare uno dei due dipartimenti chiave lasciati vacanti, ovvero il Dipartimento federale dell'ambiente, dei trasporti, dell'energia e delle comunicazioni (DATEC) e quello dell'economia, della formazione e della ricerca (DEFR).
La ripartizione dei dipartimenti viene decisa seguendo il principio di anzianità: chi siede in Consiglio federale da più tempo ha il diritto di scegliere per primo. Il futuro presidente della Confederazione Ueli Maurer è stata perciò il primo ad esprimersi. Gli altri consiglieri federali hanno poi espresso uno dopo l'altro il loro desiderio fino ad arrivare all'ultima eletta, Karin Keller-Sutter.
Se non c'è consenso allora si procede a una votazione. Solitamente, anche dopo intense discussioni, si arriva a una scelta collegiale. E non è neppure escluso che alla fine tutto rimarrà come prima, ovvero che le due nuove elette riprenderanno dal primo gennaio i dipartimenti finora diretti dai loro predecessori Doris Leuthard (DATEC) e Johann Schneider-Ammann (DEFR).
La decisione, che verrà presa probabilmente la prossima settimana, dovrà poi esser confermata formalmente nella prima seduta del 2019, prevista il 16 gennaio. In quell'occasione verranno definite anche le supplenze.
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