Ma non basta Chiede il rimborso di una banana, il consigliere di Stato bernese, subissato di critiche, si spiega
È degli scorsi giorni la notizia che singoli consiglieri di Stato bernesi addebitano anche piccole somme nella nota spese. Ora uno di loro, Philippe Müller, che aveva chiesto il rimborso di una banana da 20 centesimi, si difende dalle accuse. Ma il Parlamento lo critica.
Hai fretta? blue News riassume per te
- È emerso negli scorsi giorni che singoli consiglieri di Stato bernesi hanno fatto richiesta di rimborso anche di piccolissime somme.
- Come ad esempio il direttore della sicurezza Philippe Müller, che ha addebitato una banana costata 20 centesimi o un panino al farro biologico di 95 centesimi.
- Ora il politico del PLR si difende dalle accuse in un post diffuso su X. Anche il Canton Berna sta dalla parte del suo ministro.
- Ma i membri del Parlamento cantonale bernese vogliono vederci chiaro e hanno esposto le loro critiche.
Un panino al farro biologico da 95 centesimi o un bretzel con burro da 3,20 franchi: diversi consiglieri di Stato bernesi hanno incluso anche questi piccoli importi nelle loro note spese, come ha fatto emergere «Kassensturz». Il tutto nonostante ricevano già comunque un rimborso spese annuale di 8.000 franchi. Da notare inoltre che il loro stipendio annuale è di poco inferiore ai 280.000 franchi.
I ministri del Canton Berna interessati sono stati oggetto di numerose critiche pubbliche dopo la pubblicazione dei documenti. In particolare il direttore della sicurezza Philippe Müller, che aveva chiesto un rimborso per una banana da 20 centesimi.
I media non sono riusciti a contattarlo per un commento sulla faccenda, ma ora il politico del PLR ha risposto alle accuse sulla piattaforma X. Müller ha spiegato che si trattava di due bretzel e di una banana che ha contabilizzato in modo errato. Da allora, non ha più chiesto il rimborso di altre piccole spese, dunque a suo avviso l'immagine diffusa dalla trasmissione della «SRF» è falsa.
Anche il Canton Berna ha difeso il suo Governo su X: «Non c'è nessun membro che richiede somme molto piccole come rimborso spese e certamente non sistematicamente». Dopo aver esaminato centinaia di ricevute, «Kassensturz» ha in effetti trovato solo due singoli casi risalenti a circa cinque anni fa.
«Queste piccole quantità sono imbarazzanti»
Le reazioni del Gran Consiglio bernese sono però diverse, anche se le richieste di rimborso spese sono consentite dall'attuale regolamento. «Questi piccoli importi sono imbarazzanti. Non è accettabile», ha dichiarato la consigliera del PS Andrea Rüfenacht alla «SRF». Il suo collega dell'UDC Thomas Fuchs è dello stesso avviso: «È scandaloso che qualcuno osi richiedere tali contributi».
Sandra Hess, presidente del PLR di Berna, ha voluto mettersi in contatto diretto con Philippe Müller per chiarire la questione e in seguito ha dichiarato a «20 Minuten» che, sebbene effettivamente siano stati fatturati quei piccoli importi, si è trattato di un errore, ma erano comunque legalmente consentiti. «Contrariamente a quanto riportato dal "Kassensturz", il signor Müller paga personalmente le sue piccole spese».
Ueli Schmezer, ex moderatore della trasmissione «Kassensturz», nonché esponente del PS, si congratula con i suoi ex colleghi su X per il lavoro svolto e avverte: «È così che i politici distruggono la fiducia nella politica».
Dal canto suo, il consigliere nazionale dell'UDC di Soletta Rémy Wyssmann propone su Facebook, senza tanti complimenti, un nuovo stemma per il Canton Berna: una bandiera con le banane al posto dell'orso al centro. Con chiaro riferimento alla... Repubblica delle banane.
