Sessione Il Nazionale approva l'istituzione della CPI sul dissesto Credit Suisse

fc, ats

7.6.2023 - 08:40

La CPI dovrà esaminare le responsabilità delle autorità e degli organi coinvolti nella fusione d'urgenza di Credit Suisse con UBS
La CPI dovrà esaminare le responsabilità delle autorità e degli organi coinvolti nella fusione d'urgenza di Credit Suisse con UBS
Keystone

Primo importante «sì» alla creazione di una Commissione parlamentare d'inchiesta (CPI) sul dissesto di Credit Suisse: il Consiglio nazionale ha approvato oggi all'unanimità il decreto federale che l'istituisce. Gli Stati si esprimeranno domani, giovedì.

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L'inchiesta riguarderà la gestione operata negli ultimi anni dal Consiglio federale, dall'Amministrazione federale e da altri enti incaricati di compiti federali in relazione alla fusione d'urgenza di UBS con il Credit Suisse.

Andranno esaminate la legalità, l'adeguatezza e l'efficacia dell'attività svolta dalle autorità e dagli organi menzionati, nonché la collaborazione tra loro e con terzi.

La CPI presenterà in seguito a entrambe le Camere un rapporto sulla sua inchiesta nonché su eventuali responsabilità e lacune istituzionali. Proporrà inoltre le misure necessarie per colmare queste lacune.

La CPI è il più forte strumento di controllo parlamentare ed è stato finora istituita solo in quattro occasioni: sulla vicenda dei Mirages (1964), sulle dimissioni di Elisabeth Kopp (1989), sullo scandalo delle schedature (1990) e sulla cassa pensione federale (1995).

Dotata di una propria segreteria, la CPI consta di un ugual numero di membri di ciascuna Camera – sette nel caso presente -, designati dall'Ufficio rispettivo. Al pari della Delegazione delle Commissioni della gestione e Delegazione delle finanze, la CPI può interrogare testimoni, prendere visione dei verbali e dei documenti relativi alle sedute del Consiglio federale e far capo a inquirenti per l'assunzione delle prove.