ReclamiConsumatori: il coronavirus influisce su panoramica lamentele
bt, ats
8.12.2020 - 12:22
Il coronavirus ha avuto un impatto anche sulle lamentele dei consumatori svizzeri. Nel 2020 sono in particolare aumentate quelle relative a contratti in materia di consumo, soprattutto a causa della maggiore propensione a compiere acquisti online emersa in pandemia.
Lo dimostra l'elenco annuale pubblicato oggi dalle organizzazioni a protezione dei consumatori delle tre regioni del Paese, tra cui l'ACSI, che ne tutela gli interessi nella Svizzera italiana. In totale, alle associazioni sono pervenuti 16'060 reclami, un dato nell'insieme in leggero calo rispetto al 2019 che però si spiega con forme di consumo diverse nel corso di diversi mesi dell'anno.
In testa, con il 39% sul totale dei reclami, si trovano quelli legati a contratti di consumo, si legge in un comunicato. In questa categoria rientrano controversie da far risalire all'e-commerce, alle garanzie (ad esempio per smartphone e portatili danneggiati), alle fatturazioni e alle consegne.
L'incremento a questa voce è stato del 36% in confronto ai dodici mesi precedenti. Ciò è dovuto principalmente al fatto che i cittadini hanno fatto molto più shopping online nel periodo di semi-confinamento imposto dal virus. Non è nemmeno una sorpresa che siano in forte rialzo i problemi da far risalire alle spedizioni.
Il 14,5% delle lamentele concerneva invece metodi di vendita sleali e truffe. Restano parecchie le denunce pervenute inerenti a chiamate telefoniche indesiderate e anche i casi di furto d'identità non accennano a diminuire. Discorso contrario per il mercato dell'acquisto dei biglietti per spettacoli ed eventi sportivi, molto più calmo «grazie» al lockdown.
Sul podio si trovano pure, con l'8%, i litigi che riguardano l'annullamento di viaggi, altro aspetto venuto a galla prepotentemente durante l'epidemia. Le richieste di rimborso per prenotazioni di voli e alberghi sono in effetti letteralmente esplose nel 2020. Ulteriori complicazioni sono rappresentate dall'uso delle piattaforme online e dal fallimento delle agenzie.
In seguito, scendendo la graduatoria spuntano i problemi legati all'assicurazione malattia (7%), le pratiche delle agenzie di incasso (7%) e le difficoltà nelle telecomunicazioni (6,5%). Nel restante 18% rientrano tra gli altri i litigi riconducibili ai servizi finanziari, all'alimentazione e alla salute.