Svizzera Disposta la chiusura di diversi centri di test Covid perché non a norma

pv, ats

9.1.2022 - 13:04

Un centro di test chiuso dalle autorità cantonali di Nidvaldo per chiare lacune nella sicurezza.
Un centro di test chiuso dalle autorità cantonali di Nidvaldo per chiare lacune nella sicurezza.
Keystone

In Svizzera i cantoni hanno disposto la chiusura di decine i centri di test Covid dopo che sono state registrate una serie di irregolarità. È quanto emerge da un'inchiesta della SonntagsZeitung.

Due anni di pandemia e la variante Omicron che infuria più che mai hanno portato laboratori medici e farmacie al limite delle loro capacità: in molti cantoni sono quindi spuntati come funghi centri privati, dove è possibile eseguire sia test antigenici rapidi che test molecolari PCR. Ma igiene, qualità e professionalità non sono sempre garantite e molti cantoni hanno disposto la chiusura di diverse strutture.

Il cantone di Argovia è quello ad aver avuto finora la mano più ferma, avendo ritirato la licenza di esercizio a dodici fornitori che eseguivano test in alternativa a quelli proposti da farmacie, studi medici e ospedali. Stando al domenicale, chiusure hanno avuto luogo anche nei cantoni di Svitto, Zurigo, Lucerna, San Gallo, Turgovia, Sciaffusa e Grigioni.

Tra le motivazioni principali menzionate dalla SonntagsZeitung figurano la mancanza di misure igieniche e di sicurezza – personale senza guanti e mascherine, mancanza di separazione tra le varie postazioni di test, assenza di disinfettante – e personale non qualificato – test eseguiti in maniera approssimativa, goffaggine nel maneggiare gli strumenti. A Basilea, ad esempio, un centro di test era situato all'interno di un negozio di scarpe e chiavi.

Un business enorme

Quello dei test per rilevare un contagio da Covid è diventato un business enorme. Attualmente le farmacie in Svizzera che offrono questo servizio – sia test antigenici che PCR – sono 460, a cui si aggiungono numerosi studi medici e ospedali.

Tra luglio 2020 e giugno 2021, alla Confederazione sono state fatturate prestazioni per 776 milioni di franchi, precisa il domenicale, che cita l'Ufficio federale della sanità pubblica. Solo nella settimana dal 27 dicembre al 2 gennaio, in tutta la Svizzera sono stati eseguiti 312.162 test PCR e 96.364 test rapidi.

I centri che svolgono questo compito incassano quindi enormi quantità di denaro: ricevono 36 franchi per ogni test antigenico, pari a un fatturato di quasi 3,5 milioni di franchi alla settimana. I test molecolari PCR sono meno redditizi perché richiedono un maggiore lavoro e l'importo pagato è inferiore, a seconda del laboratorio.

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