Pandemia Covid-19, ristoranti clandestini nella Svizzera francese

pab

9.3.2021

Immagine d'illustrazione
Immagine d'illustrazione
KEYSTONE / Christian Beutler

Malgrado il divieto in vigore da dicembre a causa delle restrizioni per lottare contro la pandemia da Covid-19, consumare un pasto o bere un drink in un ristorante è possibile in Romandia. Le offerte illegali sono in aumento e le sanzioni sono rare. Lo ha dimostrato un’inchiesta della RTS.

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9.3.2021

Nella Svizzera romanda ci sono sempre più ristoratori che per sopravvivere economicamente raggirano le norme anti-Covid-19 aprendo clandestinamente i loro locali a clienti fidati. Il fenomeno è stato documentato dall’inchiesta della RTS, che ha potuto, non senza qualche difficoltà, raccogliere e verificare diverse testimonianze.

Un cuoco, per esempio, racconta, dopo che gli è stata garantita l’anonimità, la sua esperienza. Siccome gli aiuti economici e le entrate derivanti dall'asporto non sono sufficienti, da circa un mese, per sopravvivere, riceve i clienti, con l’aiuto di sua moglie, nella sua villa, in maniera discreta durante i fine settimana. Ai tavoli possono sedere addirittura fino a dieci persone. Il passaparola ha funzionato bene, a tal punto che fino ad aprile non c’è più posto né per pranzo né per cena.

L'offerta sarebbe ampia

Secondo la RTS l’offerta di bar e ristoranti clandestini è molto più diffusa di quello che si possa pensare, un po’ perché c’è malcontento tra i ristoratori, un po’ perché ci sono comunque clienti che richiedono questi servizi. Per trovare un tavolo non ci vogliono dei codici segreti ma si deve disporre di una rete di conoscenze e agire in modo discreto.

L’accesso a questo mondo sotterraneo è facilitato se si è un buon cliente e si conosce bene il proprietario del ristorante. Anche per questa ragione, afferma la RTS, in questi luoghi clandestini si possono trovare diversi politici e uomini d’affari.

Ma non sono solo i pasti ad essere serviti. Anzi. Ci son molte offerte anche per aperitivi, che si svolgono spesso nei retro dei Bistrot, in locali al lume di candela e nei saloni per la prostituzione rimasti aperti. Secondo la legge in vigore, ricorda la RTS, i clienti non possono essere sanzionati, ma i proprietari dei locali sì, con multe di qualche centinaia di franchi o con la chiusura del locale.

Difficile sanzionare

Non è nemmeno molto facile intervenire per le forze dell’ordine perché c’è poi chi organizza dei sotterfugi, come per esempio un proprietario di un hotel che continua a servire i suoi clienti abituali nel ristorante della sua struttura a patto che in caso arrivi la polizia essi forniscano un numero di camera fittizio.

Secondo i dati forniti dalla polizia vodese i controlli sono abbastanza frequenti: dallo scorso 10 dicembre sono stati più di 3.200 gli stabilimenti oggetto di verifica nel Canton Vaud. Ma le sanzioni sono rare. Se ne contano poche decine in tutto per tutti i cantoni francofoni.