Sessione Crediti Covid, tasso 0% non va prorogato

ATS

16.6.2020 - 10:49

La sala del Consiglio degli stati negli spazi di Bernexpo.
La sala del Consiglio degli stati negli spazi di Bernexpo.
Source: KEYSTONE/ANTHONY ANEX

Non è il caso di fissare adesso il tasso di interesse imposto sui crediti Covid-19, ora allo 0% per il primo anno, anche per i quattro anni successivi. Lo ha deciso oggi il Consiglio degli stati che ha respinto (27 voti a 15) una mozione del Nazionale.

Per una minoranza, mantenere allo 0,0% il tasso d'interesse dei crediti pari a un massimo di 500 mila franchi, garantiti dalla Confederazione nel quadro delle misure volte ad attenuare le ripercussioni sull'economia e sulla società causate da tale crisi, costituirebbe un'agevolazione per le imprese, che queste ultime accoglierebbero con favore.

Il consigliere federale Ueli Maurer, pur comprendendo le ragioni addotte dai sostenitori della mozione, ha sostenuto che il tasso di interesse non dovrebbe comunque muoversi nei prossimi anni a causa della persistenze situazione di tassi negativi che contraddistingue la situazione attuale.

È pensabile, ha aggiunto il ministro delle finanze, che i tassi potrebbero risalire qualora la situazione economica volgesse al bello. In quel caso, ha spiegato, sarebbe possibile ridiscutere se sia il caso o meno di intervenire.

Fissando però ora nella legge un tasso fisso, verrebbe meno quella libertà di manovra indispensabile affinché l'esecutivo possa adottare una decisione ponderata che tenga conto di tutti gli attori in gioco (banche e Banca nazionale svizzera in particolare).

Egli ha poi ricordato che i crediti concessi non sono sovvenzioni, bensì aiuti temporanei per garantire la necessaria liquidità alle società in difficoltà a causa del coronavirus. Crediti senza interessi per un periodo superiore a un anno rischiano di distorcere la concorrenza, ciò che il Consiglio federale non desidera.

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