Diversamente dal Nazionale, il Consiglio degli stati non ha tenuto oggi alcun dibattito urgente sull'accordo istituzionale tra la Svizzera e l'Ue.
Il plenum ha accolto una proposta di Ruedi Noser (PLR/ZH) per 24 voti a 14 e 6 astensioni di rinvio delle due mozioni UDC alla commissione competente.
Ieri, la Camera del popolo aveva già bocciato due mozioni simili: la prima chiedeva di fissare nel testo dell'intesa i chiarimenti richiesti dalla Svizzera (la protezione dei lavoratori, gli aiuti di Stato e la direttiva sulla cittadinanza europea), l'altra l'archiviazione pura e semplice dell'accordo istituzionale.
Secondo la maggioranza del Nazionale, non bisogna rinunciare adesso all'accordo istituzionale quadro concluso con l'Unione europea e non bisogna legare le mani al Consiglio federale in vista del chiarimento dei punti ancora in sospeso.
La presenza del consigliere federale in aula, Ignazio Cassis, pronto a raccogliere la sfida, è quindi durata una manciata di minuti. Il plenum ha preferito insomma rinviare la discussione, nonostante le rimostranze del «senatore» sciaffusano Thomas Minder (Indipendente, ma membro del gruppo democentrista), che ha giudicato uno scherzo di cattivo gusto la proposta di rinvio di Noser, un atto del tutto inutile il cui unico obiettivo è impedire la discussione su un tema scottante.