SessioneStato civile, cambiare sesso ma con consenso genitori
mp, ats
10.12.2020 - 10:20
In futuro dovrebbe essere possibile cambiare sesso nel registro di stato civile senza passare da un giudice. Su questo aspetto della modifica del Codice civile, le due Camere hanno già trovato un accordo.
Rimane ancora una divergenza per quanto riguarda il cambiamento del sesso dei minorenni. Per il Nazionale ciò può avvenire senza il consenso dei genitori. Gli Stati hanno invece ribadito oggi – con 26 voti a 18 – la necessità del benestare del rappresentante legale per i giovani sotto i 16 anni.
Il Nazionale, in prima lettura, non aveva fissato alcun limite d'età. Il progetto del Consiglio federale prevedeva invece il nullaosta per i giovani sotto i 18 anni, ossia per tutti i minorenni.
Per la maggioranza degli Stati, la soluzione della Camera del popolo è inaccettabile. Oggi i «senatori» hanno quindi proposto due varianti, al fine di appianare l'ultima divergenza rimasta con il Nazionale.
Da un lato, il relatore commissionale Andrea Caroni (PLR/AR) ha riproposto a mo' di compromesso, la necessità di avere il consenso di un rappresentante legale per chi non ha ancora compiuto i 16 anni. Tale opzione è però stata già bocciata dal Nazionale.
La commissione preparatoria degli Stati ha quindi fatto un'altra proposta: l'obbligo del consenso deve valere per i minori al di sotto dei 12 anni, mentre per quelli tra i 12 e i 16 anni non è necessario, se la persona che vuole cambiare sesso si è presa un periodo di riflessione di tre mesi dopo aver annunciato la sua intenzione di cambiarlo.
Oggi, in aula, la ministra di giustizia Karin Keller-Sutter ha ribadito l'invito di privilegiare il primo compromesso dei «senatori» (consenso dei genitori o dei tutori per i giovani d'età inferiore a 16 anni).
Si tratta, ha argomentato Keller-Sutter, di una proposta mediana che ha anche una sua logica, giacché gli adolescenti che cambiano sesso ogni anno sono una manciata (meno di dieci), rispetto ai poco più di 200 casi registrati in media all'anno che coinvolgono perlopiù persone adulte. E la maggioranza della Camera dei cantoni l'ha seguita.