Svizzera Rimborso farmaci, Curafutura lancia una nuova piattaforma

bt, ats

24.8.2021 - 11:20

Curafutura vuole che le valutazioni sui farmaci non rimborsati automaticamente siano in futuro messe in comune.
Curafutura vuole che le valutazioni sui farmaci non rimborsati automaticamente siano in futuro messe in comune.
Keystone

L'accesso rapido a nuovi farmaci è importante per un numero sempre maggiore di pazienti, ad esempio nell'ambito di terapie per combattere il cancro.

Keystone-SDA, bt, ats

L'associazione Curafutura sta pertanto lanciando una nuova piattaforma per i medicamenti che non sono nella lista di quelli coperti dalla cassa malati.

Negli ultimi anni, scrive in una nota odierna Curafutura, associazione delle assicurazioni malattia, l'assunzione dei costi per farmaci di questo genere è aumentata significativamente. Il numero di domande è passato dalle 26'000 del 2017 alle 38'000 del 2019, l'80% delle quali ha ottenuto un rimborso.

Attualmente infatti, è possibile farsi carico a titolo eccezionale di medicamenti che non figurano sull'elenco dei 3200 coperti dall'assicurazione malattia. Ciò può avvenire dopo un'analisi della situazione caso per caso da parte degli assicuratori. A sfruttare questa opportunità sono in particolare persone malate di tumore, che vogliono usufruire di trattamenti recenti.

Affinché un assicuratore possa procedere con tale rimborso devono essere soddisfatte alcune condizioni. Tra le altre cose, bisogna verificare efficacia, sicurezza e rapporto costi-benefici. Oggi, ogni cassa malati effettua ciò per se stessa ed è qui che Curafutura intende introdurre una novità.

L'idea è quella che in futuro i membri dell'associazione – CSS, Helsana, Sanitas e KPT – così come Swica, consolidino le loro valutazioni e le mettano a disposizione su una piattaforma comune. Essa dovrebbe inoltre essere aperta a tutti gli altri assicuratori interessati ad affiliarsi.

Il rimborso individuale dei medicamenti non è la regola, ma uno strumento fondamentale per garantire che i pazienti abbiano accesso agli ultimi trattamenti il più in fretta possibile. Questo perché normalmente ci vuole del tempo prima che un nuovo preparato sia approvato e inserito nella già citata lista.

Peraltro, ricorda Curafutura, succede anche che i produttori di farmaci si astengano dal richiedere tale autorizzazione per ragioni finanziarie. Per lottare contro questa strategia, l'associazione vuole che gli assicuratori ottengano il diritto, finora di esclusività dei fabbricanti, di domandare l'ammissione di un medicamento nell'elenco di quelli rimborsati automaticamente.