EsercitoEffettivi dell'esercito in leggero aumento
ATS
9.11.2020 - 11:52
Nei prossimi anni gli effettivi reali dell'esercito svizzero registreranno un leggero aumento. Invece il numero di militari che si presenteranno ai corsi di ripetizione (CR) diminuirà. È quanto emerge dal Censimento dell'esercito 2020.
Dal documento risulta un ulteriore allargamento della forbice tra l'effettivo reale dell'esercito (143'372) e quello dei militari ancora soggetti all'obbligo di prestare servizio d'istruzione (100'372) durante i corsi di ripetizione (CR), si legge in una nota odierna dell'Aggruppamento della difesa.
Di conseguenza circa un terzo dei militari attualmente incorporati nell'esercito (43'045) può essere ancora chiamato in servizio per impieghi nel servizio d'appoggio o nel servizio attivo, ma non presta più CR, si precisa nel comunicato.
Le previsioni fino al 2035 indicano che nei prossimi anni la forbice continuerà ad allargarsi. Tuttavia, stando all'esercito svizzero, con un numero di effettivi troppo basso – in poco più della metà dei corpi di truppa nel 2018 e nel 2019 gli effettivi CR si situavano a una quota inferiore all'80% – l'addestramento nei corsi di ripetizione non potrà svolgersi in condizioni reali e sul medio periodo diminuirà la prontezza dei corpi di truppa interessati.
Sempre più donne
Dal censimento emerge pure che gli sforzi per il reclutamento di un maggior numero di donne nell'esercito mostrano i primi effetti: nel marzo 2020 la quota di donne ha raggiunto lo 0,9% dell'effettivo reale (1'253 militari). Inoltre nel 2019 il numero di partecipanti donne alle giornate informative dei Cantoni è aumentato del 30% circa rispetto al 2017. Le giornate informative rappresentano un fattore fondamentale per raggiungere una quota femminile del 10% sul lungo periodo, si legge nella nota.
Dall'analisi degli effettivi risulta inoltre che le misure volte a ridurre le partenze per motivi medici danno i loro frutti. Tra il 2011 e il 2019 è stato possibile ridurre tali partenze del 48%. Dopo un aumento costante tra il 2011 e il 2017, negli anni 2018 e 2019 anche il numero dei trasferimenti al servizio civile si è stabilizzato a un livello lievemente inferiore. L'esempio del 2019 mostra che tra il reclutamento e il termine dell'obbligo di prestare servizio soltanto la metà dei militari rimane comunque nel sistema, scrive l'esercito.
Ulteriore sviluppo dell'esercito
Il Dipartimento della difesa (DDPS) è nel bel mezzo della fase di attuazione dell'Ulteriore sviluppo dell'esercito (USEs), avviato nel 2018 e che si concluderà nel 2022. Di conseguenza è ancora troppo presto per una valutazione complessiva delle misure dell'USEs in materia di personale.
Il censimento dell'esercito viene effettuato ogni anno. I dati oggi pubblicati rispecchiano la situazione in materia di personale al primo di marzo 2020. L'impatto sull'esercito dei servizi d'appoggio forniti nell'ambito della lotta contro il coronavirus non sono quindi menzionati nel documento.