Pandemia Covid: si apre ai grandi venti, ma severe restrizioni da rispettare

pab / ATS

28.4.2021

Il Governo adotta nuove misure nella lotta al Covid. Per permettere di nuovo lo svolgimento di grandi manifestazioni è stato messo in consultazione fino al 10 maggio un piano che prevede dei test con 300-600 persone a giugno, che dovranno rispettare severe misure. Previsto anche un «scudo protettivo» economico per gli organizzatori.

pab / ATS

28.4.2021

A prendere la parola sono il presidente della Confederazione Guy Parmelin e il Ministro dell'interno Alain Berset che si esprimono sulle decisioni adottate nell'ambito della lotta al Covid-19. L'attenzione è focalizzata sull'organizzazione dei grandi eventi.

Intanto, i dati pubblicati oggi dall'Ufficio federale della sanità pubblica indicano che dall'inizio della pandemia in Svizzera sono morte 10'001 persone in relazione al Covid-19. Nelle ultime 24 ore l'UFSP annuncia 2'120 nuovi casi, di cui 59 e 41 si sono registrati in Ticino e nei Grigioni.

«Si decide solo a giugno, ma... »

Il Consiglio federale si esprimerà solo nella seconda metà di giugno sulla possibilità di partecipare ai grandi eventi in estate.

Nel frattempo, per fornire prospettive agli organizzatori e un supporto decisionale ai cantoni, l'Esecutivo ha posto in consultazione fino al prossimo 10 maggio una serie di condizioni per l'autorizzazione delle manifestazioni.

L'effettivo svolgimento verrà tuttavia stabilito solo in seguito, in base alla situazione epidemiologica, hanno spiegato Berset e Parmelin in conferenza stampa.

«Uno scudo protettivo» economico

Se le manifestazioni con autorizzazione cantonale non potranno avere luogo a causa delle misure restrittive imposte dal Consiglio federale, gli organizzatori avranno diritto a un'indennità, ha indicato il Governo.

Grazie a questo «scudo protettivo», già a fine maggio i cantoni potranno autorizzare – a severe condizioni – gli eventi in programma a partire da luglio. Poi toccherà al Governo, «presumibilmente nella seconda metà di giugno», stabilire se e a quali condizioni tali appuntamenti potranno avere luogo.

I cantoni e le associazioni di categoria dei grandi eventi hanno ora una decina di giorni per esprimersi su quanto proposto.

In 3'000 a luglio? Forse, ma solo con condizioni strette

Stando a quanto posto in consultazione oggi dal Consiglio federale, i cantoni potranno autorizzare in anticipo degli eventi con un massimo di 3'000 persone a partire dal prossimo primo di luglio. Il limite massimo potrebbe poi venire innalzato a 10'000 a partire dal primo di settembre.

Entro l'estate dovrebbe inoltre essere disponibile un certificato sanitario nazionale, a prova di falsificazione, che attesti l'avvenuta vaccinazione, il risultato negativo di un test o la guarigione dal Covid.

Ciò, ha spiegato il Consiglio federale, rappresenta una soluzione che permetterebbe di semplificare notevolmente i controlli all'ingresso. È dunque probabile che esso rappresenti un requisito per poter partecipare agli eventi e ridurre così il rischio di trasmissione del virus.

A giugno tre esperimenti per Cantone con 300 - 600 persone 

Prima però, per testare i piani di protezione esistenti, l'Esecutivo propone di attuare una fase pilota nel mese di giugno: i cantoni potranno autorizzare lo svolgimento di tre eventi pilota con un minimo di 300 e un massimo di 600 persone.

A questi appuntamenti verrà inoltre valutata la praticità del certificato sanitario e anche la praticabilità dell'impiego, in loco e sotto la sorveglianza dell'organizzatore, dei test «fai da te».

«Le date e il numero di partecipanti non sono un piano di riapertura: il Consiglio federale deciderà in data ulteriore se queste manifestazioni potranno effettivamente essere svolte», ha ribadito il governo.

Come funzionerebbe lo «scudo protettivo»?

Confederazione e Cantoni dovranno partecipare ai costi non coperti degli eventi che devono essere annullati o rinviati a causa della situazione epidemiologica.

Questo «scudo protettivo», introdotto dal Parlamento nel corso della sessione primaverile, vuole sostenere gli eventi di importanza sovracantonale a determinate condizioni: la manifestazione deve infatti essere autorizzata dal cantone ed essere assoggettata allo scudo protettivo. Inoltre, la partecipazione deve superare le mille presenze al giorno e il pubblico deve provenire anche da fuori Cantone.

Per ogni evento, previsto tra giugno 2021 e fine aprile 2022, l'organizzatore assume i costi non coperti in ragione di una franchigia di 30'000 franchi più una quota parte del 20% del rimanente, ha sottolineato il Governo, precisando che se i Cantoni assumono metà dei costi scoperti, la Confederazione assume l'altra metà.

Tuttavia, la partecipazione ammonta al massimo a cinque milioni di franchi per evento.

Prospettive concrete

I grandi eventi sono stati vietati già alla fine di febbraio 2020. Da allora è regnata l'incertezza e solo per un breve periodo lo scorso ottobre – durato qualche settimana – il Consiglio federale aveva permesso lo svolgimento di manifestazioni con oltre 1'000 persone.

Quanto proposto oggi dall'Esecutivo – anche in base all'avanzamento della campagna di vaccinazione – inizia a fornire le prime prospettive per un settore che da oltre un anno brancola nel buio: i grandi eventi necessitano infatti di diversi mesi di preparazione e la totale incertezza che regna da febbraio 2020 complica il lavoro degli organizzatori, i quali da tempo chiedono alle autorità più garanzie e maggiori certezze nella pianificazione.

I cantoni e le associazioni di categoria dei grandi eventi hanno ora una decina di giorni per esprimersi su quanto proposto. Una decisione definitiva verrà presa solamente il prossimo 26 maggio.

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