Meteo Il favonio del Venerdì Santo, è stato il «föhn del decennio». Ecco perché

ot, ats

30.3.2024 - 10:28

Le forti raffiche di vento che si sono verificate su scala nazionale nella giornata di ieri hanno raggiunto velocità di 200 km/h.
Le forti raffiche di vento che si sono verificate su scala nazionale nella giornata di ieri hanno raggiunto velocità di 200 km/h.
Keystone

La tempesta di favonio del Venerdì Santo è stata definita il «föhn del decennio» dal meteorologo Jörg Kachelmann. Complici le raffiche di vento che hanno toccato i 200 km/h e i venti di burrasca fino al confine settentrionale della Svizzera.

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Di riflesso, si sono registrate temperature estremamente miti. Come previsto, la Svizzera ha sperimentato il vento più forte del decennio», ha scritto Kachelmann in un articolo online pubblicato oggi dalle testate in lingua tedesca Tamedia.

Le raffiche hanno raggiunto i 200 km/h sul Lauberhorn (BE), i 198 km/h sul Klingenstock (SZ) e i 191 km/h sul Gütsch ob Andermatt (UR).

Secondo il meteorologo, le sopracitate condizioni meteo estreme sono state rese possibili da una grande differenza di pressione atmosferica tra nord e sud.

A ciò hanno contribuito anche le temperature già piuttosto elevate al di fuori del favonio, «per cui non è stato necessario eliminare un pesante blocco di aria fredda».

Temperature miti

Secondo il servizio meteo dell'emittente tedescofona SRF, le temperature massime di ieri nelle zone maggiormente interessate dai venti di favonio sono state di poco inferiori ai 22 gradi.

Ad Altenrhein (SG) e Kriessern (SG) sono stati misurati 21,8 gradi e a Giswil (OW) 21,5 gradi. A Lucerna, la sera dopo le 19.00 c'erano ancora 21 gradi. A sud, invece, era nuvoloso.

In Ticino, venerdì sono caduti più di 30 millilitri di precipitazioni a 8-10 gradi.

I meteorologi prevedono che il föhn si indebolirà tra questa sera e domattina, per poi riattivarsi nel corso della giornata e dissolversi lunedì.

In montagna sono attese nuovamente raffiche di vento.