Ambiente Finanza: investimenti poco compatibili con obiettivi climatici

ATS

2.11.2017 - 12:16

BERNA

Gli sforzi compiuti da casse pensioni e assicurazioni in materia climatica non sono sufficienti. A questa conclusione giunge uno studio realizzato dall'Ufficio federale dell'ambiente (UFAM) e dalla Segreteria di Stato per le questioni finanziarie internazionali (SFI).

All'inchiesta hanno partecipato 79 società, che gestiscono complessivamente circa due terzi del patrimonio.

In quanto firmataria dell'Accordo di Parigi, Berna si impegna a orientare i suoi flussi finanziari verso il contenimento entro i due gradi dell'aumento della temperatura mondiale.

Dal test - proposto gratuitamente e anonimamente dal gruppo di esperti indipendenti "2° Investing Initiative" - emerge che nella maggior parte dei settori gli investimenti sostengono in media un riscaldamento pari a quattro-sei gradi, indica una nota odierna dell'UFAM, sottolineando come ciò rispecchi l'andamento del mercato globale

Esistono tuttavia grandi differenze fra i portafogli esaminati: alcuni sono già interamente "clima-compatibili", mentre altri lo sono solo in determinati settori. Quelli delle casse pensioni e delle assicurazioni svizzere sono in media molto in ritardo rispetto al mercato mondiale, ad esempio per quanto concerne il potenziamento delle energie rinnovabili, sottolinea l'UFAM.

Se il passaggio a un'economia mondiale "clima-compatibile" non avviene in modo graduale, mette infine in guardia l'Ufficio, determinati settori potrebbero registrare notevoli perdite poiché i piani di produzione e di investimento dovranno essere adeguati in modo repentino.

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