Per l'UcrainaPiù di 50 milioni raccolti dalla Giornata nazionale di solidarietà con l'Ucraina
ats
10.3.2022 - 07:39
La Catena della Solidarietà, ieri, in occasione della giornata di solidarietà nazionale per la popolazione ucraina organizzata in collaborazione con la SSR, ha raccolto più di 50 milioni di franchi di promesse di donazioni.
Keystone-SDA, ats
10.03.2022, 07:39
10.03.2022, 07:50
SDA
«Fino alle ore 23.00 abbiamo raccolto 51'547'615 franchi», ha comunicato la Catena della solidarietà al termine dell'azione che era iniziata alle 7.00 di ieri. A questi oltre 50 milioni raccolti ieri si aggiungono più di 30 milioni di franchi promessi che l'organizzazione aveva già raccolto in precedenza, portando la somma totale raccolta fino ad oggi a 82'653'403 franchi, ha aggiunto la Catena della solidarietà.
La giornata di ieri è stata definita «uun evento volto a rispondere alla gravità della crisi umanitaria che si sta profilando e allo straordinario slancio di solidarietà che anima la Svizzera», ha spiegato la fondazione tramite il proprio sito.
«La guerra in Ucraina ha scosso tutti noi. È proprio ora che è importante unirsi e mostrare la nostra solidarietà al popolo ucraino, che è stato così duramente colpito», aveva detto martedì sera alla SSR il presidente della Confederazione, Ignazio Cassis. La giornata nazionale di raccolta fondi della Catena della Solidarietà ci offre un'ottima occasione per farlo, aveva aggiunto.
Numerosi appelli alle donazioni
Gli appelli alle donazioni sono stati lanciati attraverso i canali televisivi e radiofonici tradizionali e online dalle 7 alle 23, con il sostegno delle radio regionali e di altri media. Numerose personalità e volontari si sono mobilitate per raccogliere le promesse di donazione presso le centrali telefoniche di Ginevra, Zurigo e Lugano.
La Catena della Solidarietà è in costante contatto con le ONG partner della regione, che si impegnano a sviluppare un aiuto adeguato ai bisogni. Per garantire una risposta umanitaria professionale e mirata, la fondazione sta anche inviando due responsabili di progetti al confine polacco.