Partiti GISO: «Si deve rafforzare l'AVS e abolire gli altri due pilastri»

mh, ats

17.2.2024 - 16:06

Riunita in assemblea annuale a Berna questo fine settimana, la Gioventù socialista (GISO) ha ribadito il suo sostegno alla tredicesima AVS, posta a votazione popolare il 3 marzo. Guardando al futuro del sistema pensionistico, propone di rafforzare l'AVS abolendo gli altri due pilastri.

Nicola Siegrist, presidente della Gioventù socialista (GISO)
Nicola Siegrist, presidente della Gioventù socialista (GISO)
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Se nell'immediato la GISO vuole aiutare «il 15% dei pensionati che attualmente vivono al di sotto della soglia di povertà», sostenendo l'iniziativa per la tredicesima AVS, dopo il voto del 3 marzo il partito intende cambiare completamente il sistema pensionistico, abolendo la previdenza professionale e privata e lasciando un solo pilastro, l'AVS.

L'assemblea ha adottato una risoluzione in tal senso, «a favore delle pensioni popolari», scrive la GISO in una nota odierna. «I 1000 miliardi di franchi attualmente nelle casse del 2° pilastro potrebbero essere utilizzati per cofinanziare una rendita minima di 5000 franchi al mese per tutte e tutti», ha spiegato Mélanie Rufi, vicepresidente della GISO, citata nella nota.

Per integrare il finanziamento, la GISO chiede che l'aliquota contributiva sia progressiva e che anche i redditi da capitale siano soggetti a contribuzione. Una tassa sui grandi patrimoni dovrebbe completare il finanziamento del pilastro unico.

Il terzo pilastro? Un regalo ai ricchi

Secondo la GISO, il sistema attuale esclude le persone con un lavoro a tempo parziale e con un reddito molto basso, quindi soprattutto le donne, che spesso hanno pochi o nessun risparmio nel secondo pilastro.

Per quanto riguarda la previdenza privata, il 3° pilastro consiste in risparmi individuali che «sono di fatto un regalo ai ricchi e ai benestanti che possono permettersi di risparmiare grandi somme a tassi d'interesse agevolati oltre ai contributi AVS e alla cassa pensioni», secondo la GISO, che ricorda come attualmente solo il 10% circa della popolazione svizzera versi il contributo massimo al terzo pilastro.

«Azionisti e banchieri non devono più potersi arricchire con le nostre pensioni», ha dichiarato Nicola Siegrist, presidente della GISO, aggiungendo che il 2° e il 3° pilastro rafforzano le disparità, mentre una pensione popolare garantisce buone rendite per tutti.

La GISO ha pure espresso la sua preoccupazione per le persone che fanno capo all'assicurazione di invalidità (AI) e per le vedove. Un'altra risoluzione adottata oggi chiede un migliore finanziamento dell'AI e si oppone alla riduzione senza compensazione delle rendite di vedovanza.

L'assemblea proseguirà domenica. Al centro delle discussioni ci sarà una presa di posizione sulla giustizia e la sicurezza e si prevede che i delegati voteranno, tra l'altro, una risoluzione sulla guerra in Ucraina, a quasi due anni dall'invasione russa.