GlaronaLandsgemeinde in formato maxi dopo due anni e mezzo di pausa
bt, ats
5.9.2021 - 16:38
Dopo uno stop di quasi due anni e mezzo dovuto al coronavirus, oggi è tornata a svolgersi la Landsgemeinde di Glarona. Gli elettori erano chiamati a esprimersi su una pletora di temi, tanto che non tutti hanno potuto essere trattati.
bt, ats
05.09.2021, 16:38
05.09.2021, 17:19
SDA
L'evento politico più importante del canton Glarona, che si tenne per la prima volta nel lontano 1387, nel 2020 è stato cancellato a causa della pandemia, mentre quest'anno si è svolto con quattro mesi di ritardo (normalmente è in calendario la prima domenica di maggio). All'ordine del giorno vi erano quindi parecchie questioni arretrate.
Gli elettori si sono riuniti alle 9.30 nel cosiddetto «Ring», sulla Zaunplatz di Glarona. L'affluenza è stata inferiore rispetto al passato, probabilmente a causa dell'obbligo di indossare la mascherina e per il timore di contagi nella folla.
L'agenda era infarcita di ben 23 temi elettorali e questioni sostanziali, un numero di argomenti due o tre volte maggiore rispetto al solito. Alla fine ne sono stati discussi 19: alle 14.30 i quattro punti restanti, i meno urgenti, sono stati rinviati all'appuntamento del 2022.
La Landsgemeinde ha per esempio deciso in favore di un sistema di trasporto pubblico completo per l'intero cantone, che colleghi tutti i villaggi senza tener conto degli aspetti economici. Per evitare di tagliare fuori dalla rete qualcuno, verranno quindi assicurate anche le corse di autobus meno frequentate e di conseguenza meno redditizie.
Il popolo ha inoltre scelto, non senza un pizzico di sorpresa, di spezzare una lancia per la protezione del clima, inasprendo alcune norme contenute nella legge sull'energia rispetto alla proposta di governo e parlamento. Tra le bocciature spicca invece il no a un tetto massimo dell'onere dei premi di assicurazione malattia per le famiglie.
Nonostante qualche limitazione dovuta al Covid-19, il governo glaronese non ha perso l'occasione di invitare un membro del Consiglio federale e un governo cantonale, come avviene solitamente. Hanno quindi assistito da vicino ai lavori sul «Ring» la ministra di giustizia e polizia Karin Keller-Sutter e l'esecutivo di Zugo in corpore.