EpidemiaGravi lacune nella farmacia dell'esercito?
mc, ats
27.12.2020 - 12:24
Un rapporto della Revisione interna del Dipartimento della Difesa (DDPS) ha messo in evidenza gravi carenze nella farmacia dell'esercito. L'organizzazione non è adeguata per un approvvigionamento su larga scala, scrive oggi la «SonntagsZeitung».
In primavera, la farmacia dell'esercito era stata incaricata di procurare mascherine protettive e altri prodotti medici destinati al sistema sanitario. La spesa è esplosa e il volume degli acquisti si è moltiplicato per 150, scrive il domenicale.
La farmacia però non era preparata per svolgere questo compito. «La pandemia di Covid-19 ha dimostrato che le strutture esistenti erano inadeguate per gli acquisti di grandi volumi», afferma il rapporto citato dal giornale.
Prima della crisi, la farmacia si concentrava sulla costruzione e la gestione di impianti di produzione farmaceutica e non effettuava quasi nessun acquisto di materiale medico. In questo settore quindi mancavano le competenze.
Pagati prezzi troppo alti
L'esercito è accusato di aver pagato prezzi esorbitanti per le mascherine e di aver scavalcato i fornitori. Per la Revisione interna è quindi chiaro che la farmacia non ha soddisfatto pienamente le aspettative nella prima metà del 2020.
Il rapporto parla anche di «disaccordi all'interno della direzione». A causa della ristrutturazione, il clima di lavoro fra il centinaio di dipendenti è pessimo. Inoltre la digitalizzazione sembra essere molto in ritardo, mancano strategie e strumenti di gestione chiari e molti compiti vengono eseguiti manualmente, secondo gli autori dell'audit.
Una nuova strategia in elaborazione
Il domenicale sottolinea che la farmacia ha avuto un ruolo così importante nella crisi legata al coronavirus, malgrado le carenze, perché «è l'unica organizzazione all'interno dell'amministrazione federale ad avere una licenza per il commercio all'ingrosso di medicinali».
Per quanto riguarda i vaccini, il suo ruolo nella logistica è regolato nell'ambito dell'ordinanza sulle epidemie.
La consigliera federale Viola Amherd ha incaricato il capo dell'esercito Thomas Süssli di colmare le lacune e di elaborare una nuova strategia.