Svizzera-Ue Horizon Europe: per Parmelin la porta non è chiusa

ats

26.6.2021 - 09:25

Il presidente della Confederazione Guy Parmelin crede ancora nella piena partecipazione della Svizzera al programma di ricerca Horizon Europe.
Il presidente della Confederazione Guy Parmelin crede ancora nella piena partecipazione della Svizzera al programma di ricerca Horizon Europe.
Keystone

Per il presidente della Confederazione Guy Parmelin sarebbe spiacevole, ma non sorprendente, se la Svizzera venisse classificata come Stato terzo nel programma di ricerca Horizon Europe. La porta non è comunque chiusa, ha assicurato.

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Decidendo di interrompere i negoziati sull'accordo quadro, il Consiglio federale sapeva dei rischi legati a Horizon Europe (o Orizzonte Europa) , ha detto Parmelin in un'intervista pubblicata oggi dalla Schweiz am Wochenende.

Il governo non concorderebbe con un'eventuale classificazione quale Stato terzo: Orizzonte Europa non è un accordo di accesso al mercato, ma un'intesa nel settore della cooperazione in materia di ricerca. «Non ha quindi niente a che vedere con l'accordo quadro e non c'è ragione di trattare la Svizzera peggio di Israele, delle Isole Faroe o di altri Paesi», ha affermato il vodese, pur ammettendo che in fin dei conti si tratta di una decisione politica di Bruxelles.

Secondo il ministro dell'economia, i giochi non sono tuttavia ancora fatti. La Svizzera continua al momento il proprio finanziamento diretto a progetti di ricerca dell'Unione europea, con sei miliardi di franchi che sono stati riservati a questo scopo. «Il nostro obiettivo è conservare la piena associazione a Horizon Europe», ha sottolineato.