Oggi in LettoniaIgnazio Cassis in visita nei Paesi baltici
mp, ats
5.7.2021 - 18:00
È cominciato oggi con una visita ufficiale in Lettonia il viaggio del consigliere federale Ignazio Cassis nei Paesi baltici, che lo porterà poi anche in Estonia e Lituania.
mp, ats
05.07.2021, 18:00
05.07.2021, 18:34
SDA
In quest'ultimo Paese, il ministro degli esteri svizzero parteciperà anche alla conferenza sulla riforma ucraina.
Cento anni fa la Svizzera riconosceva l'indipendenza dell'Estonia, della Lettonia e della Lituania e 30 anni fa, dopo il crollo dell'Unione Sovietica, riprendevano le relazioni bilaterali con tutti e tre gli Stati, ha ricordato in una nota il Dipartimento federale degli affari esteri (DFAE), ponendo l'accento su questo doppio anniversario.
Oggi, a Riga, Cassis è stato accolto dal presidente lettone Egils Levits, dal ministro degli esteri Edgars Rinkēvičs e dalla presidente del Parlamento Ināra Mūrniece, con i quali ha parlato soprattutto di politica europea, ma anche di relazioni bilaterali e di scambi commerciali tra Svizzera e Lettonia. Questi ultimi sono relativamente modesti e potrebbero essere incrementati, ha precisato la nota.
Svizzera e UE
Il consigliere federale ha ribadito gli obiettivi in materia di politica europea della Svizzera – che rimarrà un partner serio e affidabile dell'Unione europea (UE) anche senza accordo istituzionale – dopo la decisione del Consiglio federale di interrompere i negoziati in questo ambito.
Nei colloqui si è parlato anche del secondo contributo svizzero ad alcuni Stati membri dell'UE, tra cui la Lettonia. Berna si sta adoperando affinché il Parlamento sblocchi al più presto i fondi e si giunga rapidamente a una finalizzazione del memorandum d'intesa con Bruxelles.
È stata anche affrontata la situazione nei due Paesi confinanti con la Lettonia, la Russia e la Bielorussia. Il ministro degli esteri svizzero ha espresso preoccupazione per la crescente polarizzazione tra Est e Ovest e per il deterioramento della situazione dei diritti umani in Bielorussia.
Dopo Riga, Tallinn
Nel suo viaggio, il capo del DFAE è accompagnato dalle consigliere nazionali Lilian Studer (PEV/BE) e Corina Gredig (PVL/ZH). La delegazione ha visitato oggi l'Ambasciata di Svizzera a Riga che, oltre alla Lettonia, cura gli interessi del nostro Paese anche in Estonia e Lituania. Per l'occasione l'ambasciata, insieme al Riga-Jurmala Festival, organizza una conferenza virtuale sul tema della digitalizzazione nella cultura.
Dopo Riga sarà poi la volta di Tallinn, dove i colloqui si focalizzeranno sulla digitalizzazione e sulla ciberdiplomazia. Cassis visiterà anche il Centro di eccellenza della NATO per la difesa cibernetica e l'e-Estonia Briefing Centre. In programma ci sono anche discussioni con la ministra degli esteri Eva-Maria Liimets e il presidente del Parlamento Jüri Ratas.
Conferenza sulla riforma ucraina
Chiuderà il cerchio la visita a Vilnius, dove il ministro degli esteri elvetico incontrerà il suo omologo lituano Gabrielius Landsbergis e, nel quadro delle celebrazioni del doppio anniversario, visiterà una mostra dedicata ai manifesti elettorali svizzeri.
Il momento culminante della visita a Vilnius sarà la partecipazione alla conferenza sulla riforma ucraina, un evento di alto livello che dal 2017 si svolge ogni anno in un Paese diverso. L'obiettivo è sostenere il processo di riforma in Ucraina e formulare raccomandazioni su come agire.
Lugano e Paesi baltici
Nella sua nota, il DFAE ha ricordato che nel 2022 la conferenza si terrà a Lugano e che dal 1999 la Confederazione utilizza tutti gli strumenti a sua disposizione per sostenere le riforme in Ucraina, in particolare attraverso l'aiuto umanitario, la cooperazione allo sviluppo e la promozione della pace.
A proposito di Lugano, durante la sua visita alla Biblioteca nazionale di Riga, Cassis ha ricordato i legami stretti tra la Lettonia e il Ticino, suo Cantone di origine. L'architettura di questo edificio, infatti, è stata ispirata dai versi del poeta nazionale Rainis che, con la moglie Aspazija, ha trascorso 15 anni in esilio a Castagnola, vicino a Lugano, prima di ritornare nel suo Paese, divenuto indipendente, nel 1920, ha sottolineato ancora il comunicato.