Presto liberoLa stampa sul rilascio di «Carlos»: «Opportunità per lui, ma anche per il sistema giudiziario»
uri
2.11.2022
Brian, meglio conosciuto come «Carlos», sarà rilasciato dalla custodia di sicurezza nei prossimi giorni, come ha deciso il Tribunale superiore del Canton Zurigo. La stampa vede in questo un'opportunità per lui, ma anche per il sistema giudiziario. Ecco perché.
uri
02.11.2022, 13:01
02.11.2022, 13:10
uri
«Una possibilità per entrambe le parti di uscire dal disastro senza fine», così il «Tages-Anzeiger» commenta la notizia dell'imminente rilascio di Brian, annunciato nel tardo pomeriggio di martedì. Presto il giovane delinquente avrà quindi di nuovo la possibilità di vivere fuori dalle mura del carcere.
Per la magistratura, invece, il caso è un promemoria delle «eccessive richieste che vi sono giunte». Lo Stato di diritto deve essere «misurato in base a come affronta le figure più difficili, non quelle più facili».
«Carnefice e vittima allo stesso tempo»
Per la «Luzerner Zeitung», Brian è «carnefice e vittima allo stesso tempo». Ancora una volta, il sistema giudiziario ha dovuto correggersi nel suo caso. Sorge il sospetto che il giovane sia stato «reso un esempio».
Ma ora il caso stesso sta diventando un modello. La magistratura deve trarre lezioni fondamentali da questa vicenda, perché qui hanno perso tutti: «Le vittime, i colpevoli, i contribuenti e la credibilità del nostro sistema giuridico».
«Cogliete l'ultima delle ultime possibilità»
Brian deve «sfruttare l'ultima delle ultime possibilità che lo Stato costituzionale svizzero gli sta dando», si legge sulla «NZZ».
Ma anche le autorità giudiziarie devono trarre delle conclusioni: «Non solo nei casi relativamente innocui devono preparare i prigionieri alla libertà nel miglior modo possibile, ma anche in quelli più difficili come quello di Brian».
Brian, invece, deve sfruttare questa ultimissima possibilità che lo Stato costituzionale svizzero gli sta concedendo. Lui, che ama presentarsi come un forte combattente, dovrebbe riuscire e volere sfruttare ora tutte le sue energie per trasformarsi da prigioniero a lungo termine a cittadino rispettabile.