Una meteo alla fine «fortunata» La Svizzera ha evitato delle inondazioni per un soffio

Di Stefan Michel

18.5.2023

Dopo due mesi di pioggia, ci sono zone in cui i terreni sono zuppi d'acqua, come ad esempio a Filzbach vicino al canale della Linth. Anche questo dimostra quanto i terreni fossero secchi.
Dopo due mesi di pioggia, ci sono zone in cui i terreni sono zuppi d'acqua, come ad esempio a Filzbach vicino al canale della Linth. Anche questo dimostra quanto i terreni fossero secchi.
Keystone

I terreni della Svizzera centrale e orientale sono saturi d'acqua. La pioggia si è fermata appena in tempo. L'inverno poco nevoso in questo caso si è rivelato un colpo di fortuna. Non mancava infatti molto per arrivare a delle inondazioni anche nel nostro Paese, come sta succedendo in Emilia-Romagna.

Di Stefan Michel

18.5.2023

Non hai tempo? blue News riassume per te

  • I livelli d'acqua nella Svizzera centrale e orientale sono alti, i terreni sono saturi.
  • Le precipitazioni sono terminate appena in tempo al Nord delle Alpi: ulteriori forti piogge avrebbero portato a inondazioni.
  • L'inverno poco nevoso ha contribuito a prevenire delle alluvioni, nonostante le abbondanti precipitazioni di marzo.

Nelle ultime settimane, in Svizzera, ha piovuto quasi ogni giorno. L'inverno, con la sua mancanza di neve, sembra ormai un ricordo lontano. Questo anche perché ora il livello dei corsi d'acqua sta salendo. A livello locale sono stati emessi alcuni avvisi per il rischio di inondazioni, ma fortunatamente non è successo (ancora) nulla. A differenza della tragedia che sta invece avvenendo in Emilia-Romagna.

L'Ufficio federale dell'ambiente (UFAM) conferma, interpellato da blue News, che «attualmente i livelli delle acque di fiumi e laghi sono elevati, soprattutto nella Svizzera centrale e orientale. Nei prossimi giorni sono previste poche precipitazioni in queste regioni. Quindi i livelli potrebbero di nuovo scendere».

Ma anche gli esperti federali di idrologia confermano che il terreno è ormai saturo. Sarà comunque presto revocato l'allarme per una possibile esondazione del Sitter (fiume che sorge nei pressi di Weissbad per immettersi nella Thur passando per i cantoni di Appenzello Interno, Appenzello Esterno, San Gallo e Turgovia) e della Thur (fiume la cui sorgente è situata nel massiccio del Säntis nel Canton San Gallo e che scorre nel Canton Zurigo fino a Flaach, dove si getta nel Reno), che rischiano in parte di tracimare dagli argini.

Nella Svizzera centrale e orientale non manca molto

Secondo l'UFAM, infatti, delle precipitazioni intense nella Svizzera centrale e orientale porterebbero rapidamente a una situazione critica con possibili inondazioni.

«Tuttavia, se le condizioni meteorologiche sono favorevoli come sembra, la situazione può tornare a calmarsi rapidamente. In primavera, la vegetazione ha bisogno di molta acqua e quindi i terreni possono asciugarsi rapidamente. Non è così in autunno o in inverno».

In Ticino, i livelli idrici sono invece ancora al di sotto della media a lungo termine. «Lì un po' di precipitazioni in più non guasterebbero», continua l'UFAM. 

Un'altra circostanza aiuta la Svizzera: la scarsa quantità di neve caduta in inverno fa sì che l'acqua di fusione riempia meno i vari corsi d'acqua, cosa che invece avrebbe potuto essere la goccia che faceva traboccare il vaso.

Un inverno con poca neve è un colpo di fortuna

È quanto accaduto nel 2013, come mostra un rapporto dell'UFAM. In quel periodo, la primavera ha portato circa la stessa quantità di precipitazioni del 2023, ma poiché in inverno è caduto il 50-80% in più di precipitazioni, si sono verificate inondazioni in diversi corpi idrici.

Le nevicate sopra i 2000 metri delle ultime settimane non hanno cambiato la situazione. Solo negli ultimi sette giorni, sulle Alpi sono caduti fino a 80 centimetri di neve ad alta quota. Ma l'UFAM dà il via libera anche qui.

Quantità di neve fresca negli ultimi sette giorni: l'Istituto per lo studio della neve e delle valanghe (SLF) segnala fino a 80 centimetri.
Quantità di neve fresca negli ultimi sette giorni: l'Istituto per lo studio della neve e delle valanghe (SLF) segnala fino a 80 centimetri.
SLF, Swisstopo

Sebbene la quantità di neve sia aumentata alle alte quote, lo scioglimento è continuato alle medie quote. Le quantità di neve sulle Alpi sono ancora al di sotto della media. «Da questo punto di vista, non c'è una situazione particolare e non c'è una maggiore predisposizione alle inondazioni».

La Svizzera è quindi tre volte fortunata:

1) la pioggia ha smesso di scendere proprio dove i livelli dell'acqua sono già più alti, ossia nella Svizzera centrale e orientale;

2) nei prossimi giorni, ci saranno invece ancora precipitazioni dove il suolo ne ha ancora bisogno, ossia in Ticino;

3) infine, il poco manto nevoso invernale è un colpo di fortuna dal punto di vista odierno, dal momento che un inverno come quello di due anni fa, seguito dalla primavera del 2023, avrebbe probabilmente portato a inondazioni.

Infine, va ricordato – come se ce ne fosse davvero bisogno – che l'intera Svizzera aveva un gran bisogno di precipitazioni dopo l'inverno secchissimo.

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