DiplomaziaLa Svizzera si impegna a promuove il dialogo in Medio Oriente
vf, ats
4.4.2021 - 18:19
La Svizzera continuerà a svolgere un ruolo costruttivo in Iraq e nella regione per promuovere il dialogo. Questo il messaggio trasmesso dal consigliere federale Ignazio Cassis durante i colloqui a Baghdad. Si è parlato anche della riapertura di un'ambasciata svizzera.
04.04.2021, 18:19
04.04.2021, 18:37
SDA
Il ministro degli esteri elvetico ha completato la prima tappa del suo viaggio nella regione, che lo porterà anche in Oman e in Libano. Durante la visita in Iraq, ha incontrato il suo omologo, il ministro degli esteri Fouad Hussein, il primo ministro Mustafa Al Kadhimi e il presidente del Parlamento Mohamed al-Halbousi.
Le priorità della strategia 2021-2024 per la regione del Medio Oriente e del Nord Africa (MENA) sono state al centro delle discussioni. Queste includono la promozione della pace e della sicurezza in Medio Oriente e Cassis ha ribadito l'impegno della Svizzera a ridurre le tensioni regionali.
«L'Iraq è stato spesso la prima vittima del confronto tra gli Stati Uniti e l'Iran. La Svizzera continuerà a svolgere un ruolo costruttivo nella regione per promuovere il dialogo», ha dichiarato il capo del Dipartimento federale degli affari esteri (DFAE). I suoi interlocutori hanno elogiato l'impegno della Confederazione, in particolare nell'ambito della diplomazia dell'acqua, stando a un comunicato del DFAE.
Il capo della diplomazia elvetica ha anche sottolineato l'impegno umanitario in Iraq, dove oltre quattro milioni di persone hanno bisogno di assistenza. Dal 2014 il contributo di Berna ha superato gli 80 milioni di franchi.
Riapertura dell'ambasciata
Durante i colloqui ufficiali sono state abborndaate anche le questioni migratorie e la volontà di rafforzare la cooperazione bilaterale in questo settore. La visita è stata anche l'occasione per firmare un memorandum d'intesa che pone le basi per un rafforzamento delle relazioni bilaterali.
Cassis ha pure discusso la possibilità di aprire nuovamente un'ambasciata svizzera in Iraq. La Confederazione ha chiuso il suo ufficio di collegamento a Baghdad nel 2008 per motivi di sicurezza. Da allora, l'ambasciatore svizzero ad Amman, in Giordania, è accreditato per rappresentare gli interessi della Svizzera in Iraq.
Il capo del DFAE ha incontrato anche il cardinale Louis Raphael I Sako, patriarca di Babilonia e della Chiesa cattolica caldea, con il quale ha discusso del dialogo interreligioso e della situazione delle minoranze nella regione.
Incontro con giovani imprenditori
Infine, a Baghdad, il consigliere federale ha incontrato i giovani imprenditori locali per parlare di innovazione, formazione professionale e degli ostacoli che devono affrontare. «Questo scambio di opinioni con le giovani irachene e i giovani iracheni, pieni di idee e di potenziale, mi rende ottimista e mi fa pensare che il Paese potrà risollevarsi superando le numerose crisi che ha dovuto affrontare», ha dichiarato il capo del DFAE. L'incontro si è svolto in uno stadio disegnato dall'architetto svizzero Le Corbusier nel 1950.