SvizzeraLe assunzioni ripartono, ma il reclutamento è laborioso
bt, ats
18.6.2021 - 16:00
Tolta qualche eccezione, tutti i settori dell'economia svizzera stanno reclutando dipendenti in massa.
Keystone-SDA, bt, ats
18.06.2021, 16:00
18.06.2021, 18:15
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Malgrado ciò, in numerosi ambiti le difficoltà nello scovare i profili giusti sono notevoli, mentre il Paese sta cercando di lasciarsi alle spalle un periodo caratterizzato dal tasso di disoccupazione più alto dal 2010.
Le assunzioni sono particolarmente tante nella logistica, nell'alimentare, nella medicina e nella farmacia, ma anche in altri campi quali l'industria, gli eventi, l'ingegneria meccanica, il commercio online e il turismo, elenca Adecco, colosso della intermediazione di personale, all'agenzia finanziaria AWP, che ha tastato il polso della situazione. L'azienda specialista del lavoro temporaneo Manpower aggiunge le costruzioni e il genio civile alla lista.
Una portavoce dell'Associazione svizzera dei banchieri (ASB) spiega all'AWP che il ramo si trova «in un processo di reclutamento estremamente dinamico. Stanno apparendo numerosi nuovi modelli di creazione del valore». Se da un lato impieghi tradizionali come quelli allo sportello stanno scomparendo, dall'altro a emergere sono ruoli più moderni, per esempio nella cybersicurezza o nell'analisi di megadati.
Nei settori alberghiero e gastronomico, particolarmente colpiti dalle restrizioni imposte per arginare la pandemia, la carenza di collaboratori qualificati si accentuerà sul lungo termine, fa invece notare un'addetta stampa di Gastrosuisse. Questo perché mancano posti di apprendistato e vi sono posizioni non occupate.
Per ristoratori e albergatori la crisi ha quindi chiaramente lasciato delle tracce. «Osserviamo una reticenza generale nel cercare un apprendistato», si inquieta Gastrosuisse. Il reclutamento rimane comunque difficoltoso un po' per tutti. Quando i requisiti per una posizione aumentano, diventa arduo trovare personale qualificato, constata Adecco, appoggiandosi su uno studio realizzato in tandem con l'Università di Zurigo.
Un'altra ricerca recente, firmata Manpower, mostra che l'83% dei datori di lavoro svizzeri segnalano problemi a colmare i posti vacanti con candidati idonei. Nel raffronto internazionale, tale fenomeno è più accentuato che nella Confederazione solo in Francia (88%), Romania (86%) e Italia (85%).
Tale penuria di talenti in Svizzera tocca in particolare i settori della logistica, dell'informatica e della produzione. Anche H+, l'associazione mantello degli ospedali, delle cliniche e degli istituti di cura, suffraga tale trend nel suo campo d'azione, aggiungendo che ciò varia a dipendenza del ventaglio di prestazioni offerte dalle strutture e della loro situazione geografica.
Manpower mette inoltre in risalto che il terziario non si è ancora ristabilito a causa della tendenza persistente all'home office e al lavoro ridotto, che le imprese cominciano pian piano solo ora ad abbandonare.
A livello di prospettive, un'inchiesta di Manpower mostra che le intenzioni di assunzione sono più elevate nei servizi finanziari e globali. Infine, un ulteriore fattore interessante e di cui tenere conto, certifica l'azienda ad AWP, è che si sta delineando una maggiore volontà a cambiare professione tra i candidati che negli scorsi 15 mesi non sembravano disposti a farlo.