Pandemia Lega cancro: garantire cure a cancerosi malgrado malati covid

fc, ats

30.8.2021 - 14:43

Lega contro il cancro: le cure ai cancerosi devono essere garantite
Lega contro il cancro: le cure ai cancerosi devono essere garantite
Keystone

L'accesso ai trattamenti oncologici urgenti deve sempre essere possibile, malgrado l'aumento del numero di persone malate di covid-19, e non vaccinate, ricoverate in cure intense. Lo esige la Lega contro il cancro che invita la popolazione a immunizzarsi.

Keystone-SDA, fc, ats

La Lega teme infatti che a causa dell'aumento del numero delle persone non vaccinate ricoverate – secondo la Società Svizzera di Medicina Intensiva (SSMI) la maggior parte dei pazienti critici con covid-19 non è vaccinata contro questo virus – i trattamenti per i cancerosi vengano differiti, come già avvenuto alla fine del 2020.

«I malati di cancro – afferma la Lega in una nota – devono avere accesso a trattamenti urgenti, come gli interventi sui tumori, anche durante la pandemia». Se ciò non può più essere garantito a causa del crescente numero di casi di covid-19, «la Confederazione e i Cantoni devono intraprendere misure adeguate».

L'invito: «Se potete, vaccinatevi»

L'associazione si rivolge poi direttamente ai cittadini: «poiché la vaccinazione rimane il mezzo più importante per proteggere gli ospedali dal sovraccarico, la Lega contro il cancro fa appello alla popolazione svizzera affinché si vaccini, se possibile».

Anche le persone ammalate di cancro, dopo averne discusso con il proprio oncologo, possono vaccinarsi contro il coronavirus. Anche i pazienti con terapia immunosoppressiva possono vaccinarsi. Secondo le conoscenze attuali, è tuttavia possibile che rispondano meno bene alla vaccinazione a causa dell'immunosoppressione e non siano in grado di costruire una protezione immunitaria sufficiente.

In alcuni casi la vaccinazione non è purtroppo indicata. Per questo motivo, «per le persone colpite dal cancro è importante che siano vaccinati non solo i loro congiunti, ma anche il maggior numero possibile di altre persone e che si continui ad applicare e osservare correttamente le misure protettive adeguate».