Votazioni federali La Legge Covid non metterebbe in pericolo gli aiuti alle imprese e ai lavoratori

mc, ats

12.4.2021 - 14:22

Il presidente della Confederazione Guy Parmelin e il consigliere federale Alain Berset lanciano la campagna a favore della Legge Covid-19
Il presidente della Confederazione Guy Parmelin e il consigliere federale Alain Berset lanciano la campagna a favore della Legge Covid-19
Keystone

La legge COVID-19, in votazione il 13 giugno, permette di sostenere le persone e le imprese colpite dalla crisi. Se venisse bocciata gli aiuti della Confederazione di cui hanno assoluto bisogno più di 100'000 aziende e oltre un milione di persone sarebbero a rischio.

Keystone-SDA, mc, ats

La legge costituisce una base legale per il versamento delle indennità per lavoro ridotto, le indennità di perdita di guadagno e gli aiuti ai casi di rigore per ristoranti, alberghi, imprese che organizzano eventi, agenzie di viaggi e a cultura, sport e media. In totale sono circa 35 miliardi di franchi che servono a sostenere decine di migliaia di imprese e oltre un milione di persone.

Se il 13 giugno il testo venisse respinto, la legge decadrà dal prossimo settembre e con essa anche la base per gli aiuti finanziari. Una bocciatura quindi potrebbe mettere a rischio posti di lavoro e costringere imprese al fallimento, sostiene il governo. Un no non impedirebbe invece al Consiglio federale di continuare a combattere la diffusione della pandemia con provvedimenti fondati sulla legge sulle epidemie, per esempio chiudendo negozi e ristoranti o vietando manifestazioni, hanno ricordato oggi in conferenza stampa il presidente della Confederazione Guy Parmelin e il consigliere federale Alain Berset.

Oltre agli aiuti finanziari, la legge prevede anche provvedimenti per garantire l'assistenza sanitaria durante la pandemia, ad esempio tramite acquisti di materiale medico o di consentire deroghe per l'omologazione di medicamenti per malati gravi. Non disciplina invece la vaccinazione. I vaccini contro il coronavirus infatti vengono omologati solo se sono sicuri, sottolinea un comunicato.

La legge costituisce inoltre la base per un certificato di vaccinazione a prova di falsificazione e conferisce al Consiglio federale la facoltà di adottare ulteriori provvedimenti, per esempio a protezione dei lavoratori particolarmente a rischio.